Se Robert De Niro decide di produrre ed interpretare da protagonista una Serie TV, accompagnato da un cast stellare, evidentemente c’è qualcosa di molto interessante e “Zero Day” conferma le più rosee aspettative.
Tra gli altri Lizzy Caplan, Jesse Plemons, Angela Bassett, Matthew Modine, Connie Britton, Gaby Hoffmann e Dan Stevens, solo per citare i primi che ci vengono in mente, questo è il gruppo di stelle del Cinema e della TV che Robert De Niro ha ingaggiato per la sua Serie TV in onda su Netflix.
Grandi nomi capaci di attirare l’attenzione ma poi c’è il contenuto che in questo caso, si conferma all’altezza degli interpreti.
La trama di base è qualcosa di già visto ma sempre attuale, gli USA vengono colpiti da un attacco hacker di proporzioni mai viste, capace di bloccare per un minuto l’intera nazione.
Pochi secondi che bastano per causare migliaia di morti e per seminare il panico in quello che diventerà il “Zero Day”.
Zero Day e quella guida “esperta” che serve sempre
La minaccia terroristica, annuncia che ci saranno altri attacchi, è così che la Presidenza degli Stati Uniti, una Donna e per lo più Nera interpretata dall’ottima Angela Bassett, decide di affidarsi ad un ex Presidente particolarmente amato dagli elettori e dai media.
Quando la situazione è incerta, il Tecnico o l’usato sicuro, paiono essere sempre e comunque la scelta più popolare, se vogliamo fare un parallelismo con la realtà, magari Italiana, tutto questo ci ricorda le chiamate di Mario Monti e Mario Draghi, per “scongiurare” una crisi economica e una crisi sanitaria oltre che finanziaria nel secondo caso.
Ecco che questa Serie TV, inizia a far ragionare lo spettatore più attento e noi del Magazine DG85.it che cerchiamo, in queste produzioni un significato che vada oltre l’intrattenimento, l’abbiamo colto abbastanza facilmente.
Lo sapete, noi siamo promotori di un Giornalismo senza Etichette, al servizio di un’Informazione Libera ed Indipendente, non abbiamo paura di dire ciò che pensiamo e anche quando affrontiamo una Recensione come quella di “Zero Day” non possiamo fare altro che invitare il nostro lettore alla riflessione e al ragionamento.
Il Parallelismo con le “crisi” nel mondo reale
Un attacco terroristico, situazione incerta, cittadini nel panico e spaventati, qual’è dunque la miglior soluzione possibile?
Quasi sempre, il Governo affida a un soggetto terzo, il potere assoluto temporaneo. Una “commissione speciale”, un team di esperti, un gruppo di specialisti del settore che possono agire al di sopra della legge e della costituzione perché la sicurezza viene prima di ogni altra libertà.
Tutto questo non vi suona famigliare?
A noi si… anche troppo! Torniamo con la mente al 2020. C’è la Covid, un governo debole che non sa come affrontare un problema che non comprende, la pressione della finanza e dei poteri forti che chiedono soluzioni rapide ed ecco che spunta il “comitato di esperti”.
Sopra la legge, la costituzione, i diritti, in nome della salute pubblica e della sicurezza nazionale, si cancellano le libertà fondamentali e la maggioranza dei cittadini, anziché protestare ringrazia.
Più o meno succede lo stesso in “Zero Day” con la differenza che il virus è informatico ma non è finita.
Anche gli esperti e i migliori, falliscono, non riescono a trovare una soluzione, il popolo allora inizia ad innervosirsi e a mettere in discussione l’operato del governo e la veridicità di quanto sta accadendo.
C’è qualcosa di strano, sospetto, qualcuno inizia a mettere in dubbio troppe cose, i poteri che in tutto questo stanno accrescendo la loro forza, temono la ribellione e allora, si passa alla seconda fase.
In Italia l’attacco finale, corrisponde al nome di Mario Draghi, figura autorevole e forte, lodato da tutti come salvatore, personaggio ideale per cancellare quei pochi diritti rimasti a colpi di greenpass e zone rosse.
La Crisi che non ha mai un colpevole
In “Zero Day” è sempre l’Ex Presidente Robert De Niro a portare avanti il folle gioco di potere iniziando a comportarsi come un dittatore a tutti gli effetti, arrivando anche alla tortura pur di ottenere qualcosa.
In conclusione? Si scopre che alla fine non c’erano Terroristi, così come abbiamo scoperto nel mondo reale che la Covid non era affatto come ce l’avevano raccontata.
Il sistema, temendo di perdere potere, ha inscenato la catastrofe per fare pulizia di tutto ciò che poteva essere un pericolo per la sua sopravvivenza.
La crisi, il terrorismo, la pandemia… tanti aspetti della stessa trama, chi ha il potere è disposto a tutto pur di averne ancora di più.
Non sappiamo se Robert De Niro volesse aprirci o meno gli occhi su queste tematiche ma se guardiamo la sua “Zero Day” da un punto di vista che vada oltre il semplice spettacolo televisivo, forse una riflessione su ciò che ci circonda è quantomeno auspicabile.