Willie Peyote non è un Rapper come tutti gli altri, sembra un alieno rispetto alla Nuova Scena e anche con i colleghi più adulti pare non avere nulla a che fare.
Tuttavia, il Cantautore Torinese, col tempo ha saputo ritagliarsi uno spazio sempre più importante andando oltre le regole del suo genere di riferimento.
Oggi Willie Peyote non è etichettabile in alcuna categoria in modo netto e definitivo. La sua Musica profuma di Rap anni 90, con qualcosa che ci ricorda lontanamente Neffa o i primi Articolo 31, c’è anche un po’ di Jovanotti quando ancora rappava alla grande ma sono più che altre associazioni dovute alla prosa giornalistica.
In realtà Willie è un mondo a parte, quasi un genere musicale fatto a sua immagine somiglianza.
È per la Musica ciò che noi del Magazine DG85.it siamo per l’informazione e per il giornalismo. Entità senza etichette, libere ed indipendenti e forse per questo un po’ odiate dalla concorrenza.
Willie Peyote “Sulla Riva del Fiume”
L’Album “Sulla Riva del Fiume” nasce proprio lungo il Po, ai Murazzi di Torino, angolo di Cultura, Arte, Società Contemporanea.
Come un pittore con la sua tela, Willie Peyote si ferma spesso a guardare l’umanità che anima quei lunghi e trasforma in musica e parole ciò che vede.
Uno specchio reale ed autentico, mai volgare, pulito ma allo stesso tempo politicamente scorretto. Così riesce a trasmetterci immagini concrete, raccontando pregi e difetti di una Cultura Contemporanea che forse non ha ben capito da che parte andare.
L’Umorismo dissacrante è alla base della produzione discografica di Willie Peyote da sempre, a volte talmente raffinato dal non essere compreso dai più ma questo fa parte di quell’animo Sabaudo un po’ snob se vogliamo che caratterizza il personaggio.
Un rapper con il baffetto e l’occhiale che sembra un contabile ma che una volta sul palco, come abbiamo visto a Sanremo, ha la capacità di far divertire e riflettere tutto il pubblico che lo sta ascoltando e guardando.
Questa è forse la dote principale di Willie che in ogni caso riesce sempre a sbatterci in faccia tematiche anche molto serie ma con leggerezza, quasi disarmante.
“Sulla Riva del Fiume” è un ottimo disco. C’è la vecchia scuola ma anche tante tematiche contemporanee.
Ridere e Riflettere sulla Società Contemporanea
Peyote guarda la Vita con occhi ormai di un adulto che in qualche modo cerca di parlare ai giovani con il linguaggio che meglio comprendono senza mai snaturarsi e restando sempre credibile.
C’è anche la bella collaborazione con Ditonellapiaga, Artista forse non ancora apprezzata come meriterebbe, un tocco femminile, altrettanto raffinato per un Album che si colloca di diritto tra le cose più belle che sentiremo post-Sanremo.
Il Festival di Willie Peyote è stato di alto livello anche se come abbiamo già detto, forse questa Musica così attenta alla qualità, anche se con un ritornello orecchiabile, non riesce ad essere apprezzata fino in fondo dal grande pubblico.
L’Italiano medio che guarda il Festival non riesce proprio a comprendere i giri di parole di un’Artista che ha fatto delle barre dissacranti una meravigliosa forma d’Arte.
Tra i brani da ascoltare con maggiore attenzione, vi segnaliamo “Giorgia nel Paese che si Meraviglia” un pezzo davvero straordinario, esempio di vecchia scuola del Rap che forse dovrebbero ascoltarsi in primis alcuni esponenti della Nuova Generazione della Trap.
Willie Peyote ci piace perché riesce a raccontare la nostra società prendendoci anche un po’ in giro ma allo stesso tempo mettendo a nudo pregi e difetti di ognuno di noi che magari neanche siamo in grado di comprendere.
Questo è genio, questo è il Cantautorato che in incontra il Rap.