We Are the World compie 40 anni ma resta sempre attuale

Il 7 Marzo 1985 usciva “We Are the World” un brano contro le Ingiustizie del Mondo, purtroppo ancora presenti anche dopo 40 anni
Il 7 Marzo 1985 usciva “We Are the World” un brano contro le Ingiustizie del Mondo, purtroppo ancora presenti anche dopo 40 anni

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Davide Gerbino

Correspondent Creator, Presentatore, Producer per DG85.it e DG Network

40 Anni di “We Are the World” uno dei brani più iconici della storia della Musica Pop mondiale. 

Un pezzo che ha segnato un momento indelebile nella Cultura Contemporanea e noi del Magazine DG85.it che ogni giorno la raccontiamo non possiamo che soffermarci per un istante a celebrare questo anniversario. 

Era il 7 Marzo del 1985, Lionel Richie con la Produzione di Quincy Jones e la Collaborazione incredibile di Michael Jackson, nell’incredulità del mondo intero, davano vita a qualcosa di leggendario. 

We Are the World” una delle Canzoni più belle e famose della storia del Pop, è nata praticamente in una notte. Sembra incredibile ma è così. 

We Are the World una storia Leggendaria

Un pezzo capace di diventare una leggenda, nacque quasi per caso, in fretta, in una lotta contro il tempo ideata e realizzata da un gruppo di geni assoluti del nostro tempo. 

Unire 45 celebrità della Musica e dello Spettacolo di quell’epoca, non fu cosa semplice. Non c’erano gli smartphone, le chat di whatsapp, i gruppi facebook.  

Tutto passava attraverso comunicazioni analogiche, telefonate tra agenti ed artisti, alla vecchia maniera e forse tutto questo rende ancora più impressionante quanto fu realizzato. 

Di “We Are the World” è già stato detto tutto, scritto, raccontato. Di recente è pure uscito un bellissimo documentario su Netflix che svela alcuni interessanti retroscena.

Noi che come detto Raccontiamo la Cultura Contemporanea e l’impatto Sociale della stessa, vogliamo soffermarci proprio su questo aspetto. 

We Are the World” non è solo una Canzone. È un messaggio, è qualcosa di potente, intenso, uno schiaffo alle nostre coscienze che ne chiede il risveglio. 

Questo Brano nacque dalla necessità di fare qualcosa per chi è in difficoltà. I Cantanti che di certo avevano una posizione privilegiata nella Vita, provavano a dare una mano a chi ne aveva più bisogno. 

In qualche modo si cercava di assottigliare le disuguaglianze. Ciò che non sapeva fare la politica, provava ad essere affrontato dalla Musica, dalla società civile. 

Parliamo al passato perché tutto avvenne nel 1985 ma in realtà potremmo tranquillamente usare il presente, purtroppo. 

Sono passati quarant’anni ma nulla pare essere poi così cambiato e noi che facciamo del Giornalismo senza Etichette e dell’Informazione Libera ed Indipendente un mantra oltre che una mission non abbiamo paura di dirlo. 

Inutile girarci intorno, questa Canzone potrebbe essere tranquillamente proposta oggi e le stesse problematiche dell’epoca sarebbero ancora lì.

Nulla è cambiato anzi in alcune parti del Mondo la situazione è anche peggiorata ed il problema è che oggi non abbiamo neppure più un Michael Jackson che almeno proverebbe a fare qualcosa. 

La Musica dopo 40 anni è autoreferenziale, si preoccupa solo del business e del denaro, è più attenta a nascondere i suoi misfatti che a fare qualcosa per gli altri. 

All’epoca si facevano meno parole ma più fatti, oggi al contrario viviamo nel terrore dell’espressione sbagliata, poco inclusiva, subiamo la guerra psicologica alle intenzioni e al pensiero. 

Sulla carta è tutto molto egualitario ma nella realtà, nel mondo reale, è tutto l’esatto opposto. 

Oggi il mainstream passa le giornate a predicare bene ma allo stesso tempo passa le nottate a razzolare malissimo (vedi Puff Daddy e soci)

La Musica, l’Arte, lo Spettacolo. Basi della nostra Cultura Contemporanea, troppo spesso hanno dimostrato di non saper più essere un punto di riferimento. 

Nel 1999 quando abbiamo dato vita a ToMyChart il nostro Magazine storico, oggi divenuto parte integrante di DG85.it, lo abbiamo fatto per raccontare la nostra Società attraverso la Cultura

Crediamo nella Cultura come fonte di salvezza, come speranza, come occasione per redimere e far rinascere una nuova Umanità.

We Are the World” è l’esempio perfetto di tutto questo. I grandi Artisti che si uniscono, nonostante le differenze, per fare qualcosa di buono e utile per l’intera umanità. 

Forse nel 2024 un progetto come questo non sarebbe più realizzabile o magari non avrebbe lo stesso successo dell’epoca. Viviamo tempi bui per questo il ricordo dei giorni migliori è oggi più che mai indispensabile.

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