Violenza sulle Donne: Inizio 2025 Orribile, il Branco colpisce ancora a Milano

Ancora Violenza sulle Donne, ancora a Milano, dopo la Taharrush Gamea di Capodanno un altro caso davanti all’Alcatraz
Ancora Violenza sulle Donne, ancora a Milano, dopo la Taharrush Gamea di Capodanno un altro caso davanti all’Alcatraz

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Redazione

Articolo a cura della Redazione di DG85.it

Non avremmo voluto ma ci ritroviamo ancora una volta qui a parlare di Violenza sulle Donne

Violenza senza fine, inaudita, vigliacca, infame. Violenza fisica e ancora una volta Violenza sessuale

Mentre le autorità stanno ancora cercando la gran parte degli stranieri che in Piazza Duomo a Milano la Notte di Capodanno hanno messo in scena la loro Taharrush Gamea, alle cronache arriva un nuovo caso. 

Situazione diversa ma stessa città e stesse modalità. 

Siamo all’esterno della Discoteca Alcatraz, in una serata come tante, una coppia di giovani dopo aver trascorso qualche ora nel locale, esce per tornare alla propria abitazione ma deve fare i conti con il  branco. 

Una decina di giovani magrebini, si avvicinano alla coppia, immobilizzano Lui mentre palpeggiano freneticamente Lei. 

Decine di mani addosso, sotto i vestiti, nelle parti intime, fino alla vera e propria violenza di gruppo. 

Violenza sulle Donne a Milano è Taharrush Gamea

È ancora una volta Taharrush Gamea, un rituale tipico della “cultura” islamica che prende di mira le Donne, meglio ancora se non musulmane, con quella che è una vera e propria violenza collettiva. 

La storia ci lascia tracce di questo infame rituale già con le “marocchinate” che durante la campagna di liberazione dell’Italia alla fine della seconda guerra mondiale, sconvolsero il nostro paese. 

Passate alla storia abbastanza in sordina, le “marocchinate” furono delle violenze sessuali collettive che i reparti marocchini (islamici) dell’esercito francese di allora, in Italia a sostegno della resistenza partigiana, compirono ai danni di Donne e Bambine Italiane

Stupri, Abusi di ogni tipo, Violenza sadica e senza alcun minimo segno di umanità che venne declassata a atti isolati pur colpendo migliaia di vittime. 

Allora come oggi, l’informazione e le istituzioni, scelsero il silenzio e l’omertà come strategia affinché la notizia non trapelasse più di tanto. 

Del resto gli artefici delle “marocchinate” erano alleati della resistenza, dei partigiani, della campagna di liberazione, pareva dunque sconveniente mettere in luce questo lato oscuro e infame.

Marocchinate/Taharrush Game il silenzio dei media

Sono passati più di 70 anni ma le Violenze sulle Donne continuano ad essere uno strumento di guerra, di sottomissione e di sfregio e oggi come allora l’informazione e le istituzioni tacciono.

Come sapete il Nostro Magazine DG85.it sceglie una strada differente, siamo promotori di un Giornalismo senza Etichette e di un’Informazione Libera ed Indipendente per questo non abbiamo paura di raccontare la verità.

Parliamo su queste pagine di Cultura Contemporanea, della nostra Società ma anche di Attivismo, Diritti e troppo spesso anche di Violenza sulle Donne. 

Un tema di cui non vorremmo più trattare ma che costantemente torna di moda nostro malgrado e quando arrivano certe notizie, se gli altri tacciono, noi preferiamo urlare!

Lo facciamo per le Donne perché la Taharrush Gamea è una pratica abominevole, inumana ed inaccettabile che le colpisce in quanto tali. 

È forse la forma più infame ed orribile del Patriarcato che nella cultura islamica evidentemente è ancora molto radicato come pensiero dominante. 

In questo caso specifico, così come già accaduto a Capodanno e prima ancora con le “marocchinate” c’è anche l’aggravante dell’odio Razziale. Queste Donne sono state prese di mira in quanto Femmine ma anche in quanto Bianche, Italiane, non islamiche. 

Non dobbiamo aver paura di dirlo, apertamente, senza girarci troppo attorno. È un problema ed è anche molto grave. 

Gli stupratori, i violentatori, sono tutti ragazzi giovani, alcuni immigrati, altri figli di stranieri cresciuti e addirittura nati in Italia eppure ancora nutrono odio nei nostri confronti. 

Noi siamo a favore dell’accoglienza certo, ci piace il confronto tra Culture differenti ma allo stesso tempo chiediamo e pretendiamo rispetto. 

Abbiamo fatto anni di battaglie contro la Violenza sulle Donne, più volte durante l’anno ci fermiamo per dire basta ad ogni forma di abuso e poi ci ritroviamo puntualmente dal principio come nulla fosse stato detto e fatto. 

Non va bene, non possiamo accettarlo, chi tocca una Donna, tocca tutti noi perché tocca una Madre, una Figlia, una Sorella, un’Amica. 

Basta! Basta Violenza sulle Donne. Lo diciamo senza paura, quando il carnefice è italiano e quando è straniero come in tutti questi casi, noi siamo coerenti, sempre, a differenza di altri…

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