The Residence: la Serie TV più Geniale del Momento, la Produzione di Shonda Rhimes che ci porta tra i segreti della Casa Bianca

Un Presidente Gay, una cena di stato piena di contraddizioni, l'omicidio, una detective tanto strana quanto capace sono solo alcuni ingredienti di The Residence
Picture of Davide Gerbino

Davide Gerbino

Correspondent Creator, Presentatore, Producer per DG85.it e DG Network

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Un Presidente Gay, una cena di stato piena di contraddizioni, l'omicidio, una detective tanto strana quanto capace sono solo alcuni ingredienti di The Residence

Shonda Rhimes pare non essere proprio capace a produrre qualcosa di brutto o almeno di banale, tutto ciò che tocca diventa ora e anche “The Residence” la sua Nuova Serie TV non è da meno. 

A metà strada tra “Only Murders in the Building” e “Le Regole del Delitto Perfetto” un po’ di Cluedo, qualche consueta infarinatura di ideologia woke e tanti aneddoti tra il bizzarro e l’acuto, fanno di questa Serie TV la produzione più Geniale del momento. 

The Residence, Omicidio alla Casa Bianca

Tutto (o quasi) si svolge all’interno della Casa Bianca, in una contemporaneità dispotica con un Presidente degli Stati Uniti Gay, una cena di stato con i vertici dei governi USA e Australiano in conflitto che si trasforma in una folle notte tra giallo e delirio. 

La partecipazione straordinaria di Kylie Minogue è da genio assoluto, superata solo dalla “presenza non presenza” di Hugh Jackman per dare alla Serie TV quel tocco tra il kitsch e il sarcastico che solo una mente illuminata potrebbe concepire.

Il capo della “servitù” della White House viene ucciso, mentre tutti i vertici della sicurezza americana sono presenti, nessuno pare aver visto nulla ma quando arriva la Detective Cordelia Cupp (Uzo Aduba) iniziano a cadere tutti gli altarini e nulla è come sembra. 

C’è molto di Only Murder in the Building

Qui Shonda Rhimes pare un po’ scopiazzare “Only Murder in the Building” con le stories di personaggi bizzarri e dalle vicende personali al limite tra il grottesco e il folle. 

Tutti avrebbero un motivo per essere l’assassino ma la risposta è molto diversa da quella che ci si potrebbe aspettare. 

Un giallo moderno, “The Residence” ci fa ridere e a tratti sa anche inquietare ma con moderazione, più che un thriller ci sembra una commedia dall’umorismo un po’ black. 

Come Magazine DG85.it come sapete non vogliamo limitarci ad una recensione fine a se stessa, di quelle che potete leggere su qualsiasi altro magazine. 

Noi siamo Giornalisti senza Etichette, al servizio di un’Informazione Libera ed Indipendente, per questo vogliamo raccontare attraverso una Serie TV ciò che la stessa lascia alla nostra Cultura Contemporanea

Shonda Rhimes sicuramente ad oggi è una delle Autrici più influenti al mondo, i suoi progetti sono tra i più amati dal pubblico e dalla critica anche quando l’ideologia supera la narrazione. 

In questo caso siamo al limite, sottile ma ci stiamo ancora dentro, senza finire troppo della demagogica propaganda. 

The Residence” ci mostra il genio di una Donna che riesce ad imporsi in un mondo di soli uomini e riesce a farlo comportandosi esattamente come loro. 

Il Birdwatching

L’Attenzione quasi morbosa verso il Birdwatching, ovvero il passatempo preferito della protagonista, ci mostrano una persona che ama la solitudine, la riflessione e il contatto con la natura, in un mondo che al contrario pare andare in direzione ostinatamente opposta. 

Il messaggio è dunque forse che occorre a volte mettere un freno alla frenesia della nostra vita per soffermarsi di più sui dettagli delle piccole cose? Non lo abbiamo capito ma sarà ognuno di voi, qualora vogliate guardare la Serie TV a farsi la propria idea. 

La nostra rimane che questa produzione è geniale anche se in parte ispirata ad un’altra altrettanto acuta come “Only Murders in the Building” 

A volte la sovrapposizione è quasi totale, al limiti tra il plagio e l’omaggio ma di fatto è questo ciò che in questo momento piace al grande pubblico, delitti da risolvere, gialli, qualche risata, storie anche assurde ma nella loro follia reali e un’immagine della contemporaneità diversa ma non poi così tanto. 

Guardare per credere, noi l’abbiamo fatto per voi e dobbiamo ammettere che non ci è affatto dispiaciuto.

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Davide Gerbino

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