Tananai compie 30 anni. Dal flop al suo primo Sanremo al cuore del pop italiano, nel panorama musicale italiano, raramente si è visto un artista capace di trasformare un insuccesso clamoroso in una carriera brillante e autentica.
Tananai, pseudonimo di Alberto Cotta Ramusino, è l’eccezione che conferma la regola.
A trent’anni compiuti (l’8 Maggio), il cantautore milanese si è imposto come una delle voci più fresche, sincere e amate del nuovo cantautorato italiano. Una carriera iniziata nel segno dell’ironia, passata per la gogna del “meme” sanremese, ma cresciuta con coerenza, talento e una cifra stilistica personale che ha conquistato tutti.
Chi è Tananai: l’identità dietro il nome
Classe 1995, nato e cresciuto a Milano, Alberto Cotta Ramusino si affaccia al mondo musicale con sonorità elettroniche e uno stile che mescola pop, indie ed elementi dance.
Il nome d’arte “Tananai” non è un’invenzione casuale: in dialetto lombardo, infatti, è un termine affettuoso e un po’ dispregiativo che significa “piccolo disastro” o “combinaguai”.
Un soprannome che, come spesso accade con i grandi artisti, finisce per raccontare perfettamente la sua poetica: autoironica, imperfetta, profondamente umana.
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L’ultimo posto a Sanremo 2022: un inizio inaspettato
La vera notorietà nazionale arriva nel 2022 con la partecipazione al Festival di Sanremo. La sua canzone, “Sesso occasionale”, non convince la giuria e il pubblico, e Tananai finisce ultimo in classifica.
Invece di nascondersi o cedere al vittimismo, l’artista affronta l’esito con leggerezza e intelligenza, trasformando l’ultimo posto in una sorta di distintivo di autenticità. Il pubblico lo premia: il brano entra comunque in classifica, le visualizzazioni crescono, i social esplodono. Tananai diventa un fenomeno pop proprio perché non ha finto di essere qualcosa che non è.
Il riscatto: Sanremo 2023 e il boom di successi
L’anno successivo, Tananai torna sul palco dell’Ariston con “Tango”, un brano struggente e raffinato che racconta una storia d’amore e distanza, ispirata al dramma della guerra in Ucraina. Stavolta il giudizio è unanime: la critica lo elogia, il pubblico lo acclama. Il brano arriva quinto, ma il successo è clamoroso: milioni di stream, premi, e la definitiva consacrazione.
Nel frattempo, le collaborazioni con artisti del calibro di Fedez e Mara Sattei (come nel tormentone “La dolce vita”) rafforzano la sua presenza sulle piattaforme e in radio. I suoi singoli diventano virali, ma mai banali. Canzoni come “Abissale”, “Baby Goddamn” e “Esagerata” raccontano storie intime, relazioni complesse, con un linguaggio diretto e mai scontato.
Gli album: una discografia in evoluzione
Il primo vero progetto discografico di Tananai è “Rave, eclissi”, uscito nel 2022. Un disco che mette in fila le due anime dell’artista: quella più leggera e irriverente dei primi singoli, e quella più profonda e introspettiva che emerge nei brani successivi.
Il successo di questo album segna un punto di svolta: Tananai non è solo una meteora sanremese, ma un cantautore a tutti gli effetti, con una voce riconoscibile e un’identità sonora precisa.
Nel 2024 arriva un nuovo lavoro attesissimo: “Calmocobra” un album che mostra un ulteriore passo in avanti nella sua maturazione artistica, con testi più maturi, arrangiamenti più ricercati e uno stile che mescola elettronica, orchestrazioni e melodia italiana in modo originale e contemporaneo.
Anticipato dal successo estivo “Storie Brevi” con Annalisa, l’Album farà da apripista per un tour nei palazzetti italiani da tutto esaurito che abbiamo avuto il piacere di condividere con voi, raccontando la tappa di Milano.
Una voce nuova per il cantautorato italiano
Guardando ai trent’anni di Tananai, non si può non riflettere su quanto il suo percorso sia emblematico del nostro tempo. In un’epoca dominata da immagini costruite e successi istantanei, lui ha scelto la strada più difficile: quella dell’autenticità. Ha saputo sbagliare in pubblico, ridere di sé stesso, imparare dai propri limiti e trasformarli in arte.
Il suo valore nel panorama del cantautorato italiano è grande proprio perché non si è mai nascosto dietro a uno stile prestabilito. La sua musica parla ai giovani, ma anche a chi cerca nelle canzoni una verità, una storia, un’emozione reale. Con ironia, malinconia e un romanticismo disilluso, Tananai ha riportato al centro la figura del cantautore popolare, in grado di unire leggerezza e profondità.
In un’Italia musicale che spesso oscilla tra nostalgia e sterile novità, Tananai è la dimostrazione che si può essere nuovi senza tradire la tradizione, che si può crescere senza perdere la propria voce. A trent’anni, è già molto più che una promessa: è una delle colonne portanti della musica italiana contemporanea.