Le Nottatacce di Sanremo

Carlo Conti svela i 30 (!!!) Big in gara e già si preannunciano serate da ore piccole, tra tante Conferme e poche Sorprese analizziamo a bocce ferme il suo Nuovo Festival.
Le Nottatacce di Sanremo

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Davide Gerbino

Correspondent Creator, Presentatore, Producer per DG85.it e DG Network

L’unica certezza è che anche quest’anno, faremo le ore piccole. Per noi che saremo a Sanremo per raccontarvi il Festival minuto per minuto anche l’edizione targata Carlo Conti sarà ricca innanzitutto di nottatacce. 

Con 30 (!!!) Big in gara, sarà impossibile chiudere prima dell’una di notte, inutile aspettarsi miracoli, gli inserzionisti spingono per una Maratona Sanremese e anche Conti non può che adeguarsi alle richieste di chi finanzia lo spettacolo. 

Poche Sorprese, tante Conferme ampiamente annunciante, in un Cast abbastanza eterogeneo e un po’ democristiano che cerca di accontentare tutti. Carlo Conti non ha osato smarcarsi troppo dalla linea tracciata da Amadeus ma nel complesso potrebbe essere un Sanremo un po’ più raffinato.

In tal senso sono molti i nomi interessanti, Cantautori più o meno noti che dovrebbero garantire al Sanremo di Carlo Conti una qualità e una raffinatezza di cui la Musica Italiana ha dannatamente bisogno. 

Brunori Sas, Simone Cristicchi, a suo modo Francesco Gabbani, Willie Peyote e soprattutto la piacevolissima sorpresa di Lucio Corsi direttamente dal Festival di Carlo Verdone (vedi Vita da Carlo) potrebbero regalarci delle chicche molto interessanti. 

Importante anche la presenza Femminile con tante Donne Alpha della Musica Italiana da Elodie e Giorgia che tornano per vincere, a Rose Villain, passando per il ritorno di Noemi e Francesca Michielin. Ormai veterane di Sanremo capaci di dare sicuramente un tocco di classe a questa edizione. 

Non manca la pattuglia dei Talent, ormai categoria immancabile al Festival (anche Elodie, Noemi e la Michielin del resto da lì sono partite) che dopo la vittoria di Angelina Mango ci proveranno anche quest’anno seppur con molte meno chance. 

Ecco dunque l’ultima Vincitrice di Amici Sarah Toscano che spera dal palco dell’Ariston di ritrovare quello slancio che non è riuscita a sfruttare dopo il programma di Maria De Filippi, torna Gaia dopo l’estate di “Sesso e Samba” anche Lei in circa di rivincita. 

Tornano i The Kolors (anche loro figli dei talent) che insieme ai Modà sono l’unica band in gara, evidentemente i bei tempi dei gruppi made in Italy è passato. 

Non può mancare il variegato mondo della Trap. E’ la tendenza musicale del momento e anche Carlo Conti si deve adeguare. Ci sono tuttavia i rappresentanti più “soft” del genere partendo dai padri Emis Killa e Guè che si presenta in un quartetto interessante capitanato dal Producer Shablo con l’ex Sottotono Tormento e Joshua

Ci sono i giovani (ma non troppo) Rkomi, Bresh, Olly e Rocco Hunt che nascono sulla scia dell’onda Trap del 2016 ma che in realtà ultimamente stanno sperimentando altrove. Insomma la faccia pulita del genere. 

La faccia sporca ce la mettono Tony Effe e Fedez che sulla carta potrebbero portare il loro dissing sul palco del Festival. Sarà una sfida più “gossippara” che canora ma staremo a vedere con Chiara Ferragni nell’ombra ad osservare da lontano. 

Torna Achille Lauro che non abbiamo inserito in nessuna delle liste precedenti anche se ha qualcosa in comune con tutte perchè se porterà al Festival un “Amore Disperato” anziché una “Roll Royce” potrebbe anche provare a vincere. Stesso discorso vale per Irama che anche questa volta torna con la speranza di portare a casa qualcosa, dopo tante delusioni.

Sanremo è Sanremo e deve accontentare anche il pubblico di una certa età e allora ecco Massimo Ranieri e Marcella Bella, per riportare un po’ di quell’atmosfera dei Festival d’annata. 

Chiudiamo con Coma_Cose, Joan Thiele, Clara e Serena Bancale, quattro mondi lontanissimi tra di loro, quattro belle realtà della Musica Italiana che magari non avranno grosse possibilità di portare a casa una vittoria ma che di certo ci lasceranno qualche bel momento e soprattutto qualche bella nuova Canzone. 

Nel complesso possiamo concludere dicendo che il Festival “Democristiano” di Carlo Conti, almeno in partenza, ha accontentato un po’ tutti. Manca il nome forte, fortissimo ma questo tutto sommato può essere un bene per la gara perché mai come quest’anno in tanti partono alla pari e sarà difficile fare un pronostico. 

Tutto questo significa che a fare la differenza saranno le Canzoni e visto che Sanremo dovrebbe essere il Festival della Canzone Italiana, possiamo dire con certezza che siamo partiti con il piede giusto.

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