L’Informazione mainstream, i “giornalisti”, quelli con l’etichetta di autenticità pagata con un tesserino, non hanno avuto il coraggio di chiamare la cosa successa in Romania con il suo nome.
Colpo di Stato. Questo è ed è inutile girarci attorno.
Quando un Popolo va alle urne, vota, esprime una larga maggioranza, netta, senza alcuna ombra di dubbio ma poi, un gruppetto di giudici decide di annullare tutto perché il risultato non è di loro gradimento, allora è evidente che è un Colpo di Stato.
In Romania è accaduto esattamente questo. La Maggioranza dei Cittadini ha scelto Călin Georgescu, persona per bene che ha l’unico difetto di non essere allineato al pensiero unico dominante.
Non vuole una Romania al guinzaglio della UE, non apprezza granché le ingerenze della Nato e soprattutto non odia il Presidente Russo Vladimir Putin.
Il Popolo lo ha eletto proprio per questo motivo. Del resto se chiedete a qualsiasi cittadino di qualsiasi stato Europeo cosa ne pensa della Guerra alla Russia, vi risponderà che di certo non è disposto a morire per Zelensky.
Una scelta legittima, democratica, naturale in un mondo che si ritiene civilizzato e libero. Una scelta che non è piaciuta a Bruxelles e allora i cani da guardia della UE si sono immediatamente attivati per ribaltare il verdetto del popolo.
Lascia sconcertati, per l’ennesima volta a dire il vero, la reazione a questo Colpo di Stato della nostra Informazione.
La gran parte dei “giornalisti” che nonostante l’iscrizione all’albo istituito dal Fascismo, si dichiarano antifascisti e sostengono (almeno a parole) libertà e democrazia, commentano quanto accaduto quasi con giubilo.
Avete capito bene. Il “giornalismo” democratico e buonista, sostiene le scelte di quattro nominati piuttosto che la volontà popolare.
Gli stessi “giornalisti” che si riempiono la bocca ogni giorno di parole come accoglienza, ospitalità, lotta al razzismo, non hanno avuto problemi a definire il popolo Rumeno come un’accozzaglia di ignoranti senza istruzione.
Dalle colonne di alcuni quotidiani nazionali che per decenza non citiamo, qualcuno addirittura ha scritto che in certi stati la Democrazia non dovrebbe esistere, quella gente non sa votare.
Ecco l’ipocrisia di un certo pensiero unico dominante che viene fuori ogni volta che succedono cose di questo genere. La Democrazia è bellissima finché il popolo vota ciò che vuole l’élite ma se i cittadini ragionano diversamente, allora meglio la dittatura.
C’è da aver paura. La UE è un’istituzione che si sta lentamente sgretolando, autoreferenziale, distante anni luce dai cittadini che dovrebbe rappresentare.
Il mondo sta cambiando, la Vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti è la dimostrazione che il potere occulto che ha in mano il pianeta, sta perdendo pezzi.
Il Colpo di Stato in Romania, le rivolte a pagamento in Georgia, lo straripante dominio distruttivo di Israele, le strane mosse in Corea del Sud, l’ostinazione Ucraina e da ultimo il sostegno al Califfato in Siria, sono trame dello stesso risiko mondiale.
Siamo nel bel mezzo di una Guerra Mondiale ma non è come appare e soprattutto non è come l’informazione “ufficiale” ce la racconta.
C’è molto di più sotto le macerie di guerre e rivolte, ormai è abbastanza evidente, eppure ancora c’è chi finge di non vedere.
Noi che da sempre ci battiamo per un’informazione libera, senza etichette e senza padroni, non abbiamo paura di scrivere quella che nel bene o nel male è la nostra opinione.
Siamo fatti così, raccontiamo la Cultura Contemporanea e anche queste notizie ne sono nostro malgrado parte integrante. Capire il mondo ci aiuta a capire noi stessi.
Anche queste notizie, seppur scomode, rientrano appieno in quello che vuole essere il nostro messaggio per un’Informazione vera ed autentica