Il Ballerino Italiano più Famoso al Mondo, compie 50 anni, sembra impossibile ma Roberto Bolle giunge già al mezzo secolo di Vita. Quale occasione migliore per raccontare una bella storia italiana di successo?
Con il Magazine DG85.it ogni giorno ci occupiamo di Cultura Contemporanea, in tutte le sue forme, lo facciamo sempre all’insegna di un Giornalismo senza Etichette al servizio di un’Informazione Libera ed Indipendente, raccontiamo aspetti Culturali della nostra Società per meglio comprenderla.
Non parliamo spesso di Danza, di Musica Classica, di Teatro per questo in Occasione dei 50 anni di Roberto Bolle abbiamo pensato di dedicare uno spazio anche a questo mondo.
Roberto Bolle, una Stories di Successo
Nato il 26 marzo 1975, oggi Roberto Bolle celebra il suo 50º compleanno, segnando mezzo secolo di vita dedicata con passione e dedizione all’arte della danza.
La sua carriera straordinaria lo ha reso un’icona internazionale del balletto, ammirato per la tecnica impeccabile, la presenza scenica magnetica e l’impegno nel rendere la danza accessibile a un pubblico sempre più vasto.
Nato a Casale Monferrato, in Piemonte, Roberto Bolle ha trascorso la sua infanzia a Trino, in provincia di Vercelli. Fin da piccolo, ha mostrato un’inclinazione naturale per la danza, iniziando gli studi nella sua regione natale.
A soli 12 anni, ha superato con successo le audizioni per entrare nella prestigiosa Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, trasferendosi nel capoluogo lombardo per coltivare il suo talento.
Dopo anni di formazione rigorosa, Bolle è entrato a far parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, dove ha rapidamente scalato le gerarchie fino a diventare Primo Ballerino. La sua carriera ha preso una svolta internazionale quando, nel 2007, è stato il primo ballerino italiano invitato a esibirsi al Metropolitan Opera House di New York, interpretando ruoli principali in “Manon” e “Romeo e Giulietta” accanto ad Alessandra Ferri.
Nel 2009, Bolle ha raggiunto un traguardo storico diventando simultaneamente Étoile del Teatro alla Scala e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di New York, un riconoscimento senza precedenti che ha consolidato la sua posizione tra i grandi della danza mondiale.
Nel corso della sua carriera, Roberto Bolle ha collaborato con alcune delle compagnie di balletto più prestigiose al mondo, tra cui il Royal Ballet di Londra, dove ha interpretato ruoli iconici come Aminta in “Sylvia” e Romeo in “Romeo e Giulietta“. Il suo repertorio spazia dai classici di Marius Petipa e Rudolf Nureyev a lavori contemporanei di coreografi come William Forsythe e Christopher Wheeldon.
Oltre ai successi teatrali, Bolle ha saputo conquistare il pubblico televisivo, avvicinando la danza a un’audience più ampia. Nel 2016, è stato protagonista dello spettacolo “Roberto Bolle – La mia danza libera” su Rai 1, seguito dal programma annuale “Danza con me” dal 2018 al 2023, che ha visto la partecipazione di ospiti illustri e performance innovative. Nel 2024, ha presentato “Viva la danza“, un gala che lo ha visto esibirsi in luoghi emblematici come Palazzo Barberini a Roma e il Teatro La Fenice a Venezia.
La carriera di Bolle è costellata di premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Positano Léonide Massine nel 1995 e il Premio Gino Tani nel 1999. La sua abilità artistica e il contributo alla danza sono stati celebrati a livello internazionale, consolidando la sua reputazione come uno dei ballerini più influenti della sua generazione.
Per celebrare il suo 50º compleanno, Roberto Bolle ha scelto di tornare in televisione con “Viva la Danza“, un programma che unisce la bellezza della danza ai capolavori artistici italiani. Tra le esibizioni più suggestive, spicca quella tra i dipinti di Caravaggio a Palazzo Barberini, unendo due forme d’arte in un connubio emozionante.
A 50 anni, Roberto Bolle continua a essere una figura centrale nel panorama della danza mondiale, ispirando nuove generazioni di ballerini e appassionati. La sua dedizione, il talento e la capacità di innovare hanno reso la danza classica accessibile e amata da un pubblico sempre più vasto, confermando il suo ruolo di ambasciatore dell’arte e della cultura italiana nel mondo