Torino da sempre è sinonimo di Cultura, di Arte, di Storia. Un pezzo importante di Italianità passa proprio dalle vie di questa città dal Cuore Sabaudo. Tra le tante iniziative simbolo di questo Territorio, non possiamo che citare il Salone del Libro, culla della Cultura Contemporanea, esposizione tra le più importanti per il panorama letterario Italiano e non solo.
Torino e i Libri, un connubio ormai consolidato che non si ferma alla settimana del Salone ma che vive tutto l’anno ad iniziare da “Portici di Carta” l’iniziativa che ha animato lo scorso fine settimana con oltre due chilometri di passeggiata culturale all’insegna dell’editoria.
Grandi Case Editrici ma anche piccole realtà indipendenti, le librerie storiche, quelle alternative, tanti punti di vista per promuovere e valorizzare lo stesso tema: la lettura. Leggere è importante, fondamentale, Leggere rende liberi, sviluppa il senso critico, il pensiero, la forza delle idee.
Per questo come DG Network non potevamo che essere presenti per raccontare questa due giorni fatta di Cultura ma anche di tanti momenti di aggregazione e socialità. I Libri sono stati senza dubbio i protagonisti dell’evento ma va detto che in fondo, sono stati i lettori a dominare la scena.
Persone di tutti i tipi, di tutte le età. di tutte le estrazioni sociali “Portici di Carta” ci ha fatto scoprire il bello della gente che ama i libri e la lettura. Una marea di umanità discreta, silenziosa, immersa nella ricerca e nella riflessione ma anche tante anime che si incontrano, dibattono, si raccontano, riscoprono passioni e punti in comune.
Scordatevi il frastuono di una fiera commerciale. “Portici di Carta” pur con la presenza di migliaia di individui è qualcosa di diverso, uno specchio di quell’atmosfera sabauda che regna in città, un po’ riservata se vogliamo ma non per questo snob, una Torino che si apre al mondo ma che mantiene sempre il suo stile unico e iconico.
I Lettori, Torinesi e non, sono un po’ così. Riservati, Silenziosi ma sempre attenti, con lo sguardo fisso alla ricerca di un Libro, scrutando tra le pagine quel pezzo che tanto stavano cercando, il best seller ormai passato di moda, come il grande classico ma anche l’autore semi sconosciuto che magari può rilevarsi una preziosa meraviglia.
Il profumo dei Libri inonda il centro storico, dalla Stazione Ferroviaria di Porta Nuova, fino a Piazza Castello, tutti i portici si trasformano in un’enorme libreria, un Salone del Libro aperto alla città, con magari meno confusione ma sicuramente con più autenticità.
“Portici di Carta” è stato un bel esempio di quello che dovrebbe essere l’unione tra la Cultura e l’accoglienza Turistica in questo paese, un mix quasi perfetto di valorizzazione del Territorio, della magnifica città di Torino ma allo stesso tempo un momento assolutamente sublime per gli amanti della letteratura e non solo.
Workshop anche per i più piccoli, conferenze, presentazioni, firma copie, dibattiti hanno fatto da cornice ad una due giorni ricchissima di eventi, intensa ma da vivere assolutamente anche in futuro. Vedere giovani, bambini, adulti ma anche anziani, ritrovarsi tutti insieme per celebrare il Libro, è qualcosa che scalda il cuore soprattutto in un periodo storico come questo, dove forse c’è troppa delusione e rassegnazione ma che in realtà, nonostante tutto, ancora si può udire il riecheggio della speranza, della Cultura che può cambiare il mondo, ancora una volta.