Pino Daniele ci lasciava il 4 Gennaio del 2015, sembra incredibile ma sono già passati 10 anni. 

10 anni volati via in un istante, 10 anni senza lo scugnizzo del Blues, il rivoluzionario che ha cambiato la Canzone Napoletana, rendendola ancora più universale. 

Ci manca Pino Daniele. Noi che con il Magazine DG85.it raccontiamo la Cultura Contemporanea, non possiamo che sentire un vuoto enorme nei giorni dell’anniversario della sua prematura scomparsa. 

Se n’è andato troppo presto.  Ci ha lasciato così in fretta, in una fredda giornata di Gennaio, in silenzio, Lui che quel silenzio per sessant’anni l’ha spento con la sua Voce e la sua Musica. 

Quest’anno Pino Daniele avrebbe compiuto 70 anni. Ce lo immaginiamo in Piazza Plebiscito a Napoli, nella sua Città o magari in quello Stadio Maradona che quando ancora era San Paolo, era già stato tutto esaurito per le sue Canzoni. 

Pino Daniele sempre con Noi

Ce lo immaginiamo perché la forza della Musica è anche questo, riesce sempre a far vivere un Artista anche dopo la sua morte. 

È questo il bello, è questa la magia, è questo il motivo per cui ogni giorno scriviamo su queste pagine e forse è questo il motivo per cui voi ci venite in così tanti a leggere. 

Con il nostro Giornalismo senza Etichette e con la nostra Informazione Libera ed Indipendente, vogliamo raccontare la Cultura Contemporanea ed omaggiare i suoi interpreti.

Dopo 10 anni dalla sua scomparsa, Pino Daniele è ancora parte integrante della nostra Cultura, della Storia Musicale non solo di Napoli ma dell’Italia intera. 

È stato un Rivoluzionario. Un po’ come noi, Pino ha osato, è andato contro corrente, ha scelto la strada più difficile anche quando chi oggi lo ricorda, magari sulle pagine di qualche giornale, lo criticava aspramente. 

Pino Daniele e i “giornalisti” criticoni

Noi non dimentichiamo i tanti “giornalisti” musicali che guardavano con scetticismo e indifferenza a questo Cantautore dalla voce stridula che univa la Tradizione Napoletana con Jazz e Blues ma allo stesso tempo strizzava l’occhio e l’orecchio al Pop. 

All’inizio non tutti lo compresero come oggi non tutti comprendono la nostra mission per un Giornalismo veramente Libero ed Indipendente ma il tempo ha dato ragione a Pino Daniele e siamo certi che darà ragione pure a noi. 

Pino ha scritto pagine indelebili della storia della Musica Italiana, autentiche poesie che andrebbero studiate sui libri di scuola ma non solo. 

Pino Daniele ha portato il Blues e il Jazz nelle Classifiche ma soprattutto nelle Case della Gente, ha reso Pop un genere di nicchia, ha portato il Popolo qualità e raffinatezza. 

Questo è incredibile ed unico, la vera forma dell’Arte allo stato più puro. Prendere qualcosa che già esiste e plasmare, in modo nuovo, differente ma autentico ed iconico, per dare vita ha una forma d’Arte assolutamente alternativa ma credibile. 

Non dobbiamo certo essere noi ha sottolineare la forza di Pino Daniele, la sua capacità di trasmettere Emozioni e di essere sempre scugnizzo anche con i capelli grigi in testa. 

Questo ci resta di Lui. Un Padre dall’animo da ragazzino, il suo sorriso un po’ beffardo ma contagioso, quella sua Musica che ti entra nel Cuore e ti fa sognare. 

Pino Daniele ha raccontato la sua Napoli, quella nascosta, quella meno nota, quella della gente, quella popolana e popolare che resta poi in definitiva quella più reale ed autentica. 

Se oggi abbiamo le nuove generazioni della trap che cantano con orgoglio in dialetto anche le loro barre più crude, il merito è di Pino che prima di tutti gli altri ha saputo dare una nuova dimensione alla Musica partenopea. 

Non lo dimenticheremo mai, resterà sempre con noi, anche dopo 10, 20, 30, 50, 100 anni ci sarà sempre una Canzone di Pino Daniele a fare da sottofondo alla nostra vita. 

Grazie Pino, ora e sempre uno di noi