Il ritorno di Mike Tyson sul Ring, è un evento che attira l’attenzione anche di chi non ama particolarmente il mondo della Boxe.
Tyson non è solo un Pugile, è un personaggio, una celebrità, uno di quelli che anche a quasi sessant’anni può ancora trovare qualcuno disposto a sborsare milioni per farlo combattere, anche solo per pochi round.
Netflix ha fiutato il business, i soldi facili, il classico specchietto per le allodole dove ad essere attirati nella tela del ragno sono gli spettatori di mezzo mondo che per l’ennesima volta si fanno travolgere dell’emozione più che dalla ragione.
Eccoci dunque al grande giorno, Mike Tyson è carico come ai bei tempi, in buona forma nonostante l’età, già nella pesata pre-match si lascia andare a qualche scaramuccia a favor di telecamera con il suo avversario Jake Paul, un ragazzino in confronto al grande Mike.
Per l’occhio dello spettatore più attento, è già evidente che lo spettacolo che andrà in scena sarà più da Wrestling che da Boxe, insomma sarà uno show e non certo un evento sportivo, eppure in tanti si aspettano una battaglia vera.
Umanamente impossibile. Anche Mike Tyson a sessant’anni non può reggere un intero Match ed infatti crolla praticamente al secondo Round. Per i nostalgici, una serie di Pugni vecchia maniera in effetti si vedono, forse più per concessione di Jake Paul che di reale forza di Mike ma per il resto il nulla.
Se doveva essere una serata di Boxe, possiamo tranquillamente dire che non lo è stata. Se doveva essere spettacolo, dipende dai punti di vista, francamente, per chi scrive, lo show è stato parecchio deludente, ai limiti della truffa, si potrebbe dire una pagliacciata.
Mike Tyson torna a casa con un bel po’ di soldi che alla fine servono sempre e anche Jake Paul siamo certi che s’è assicurato la sua fetta di torta. Netflix ha incassato parecchio, molti utenti hanno infatti attivato un abbonamento alla piattaforma, esclusivamente per questo incontro.
L’Operazione di Marketing pare essere riuscita alla perfezione ma sarà davvero così? Tra gli abbonati sale il malcontento. Sui social gira il trend #CancellaNetflix una sorta di protesta popolare contro la piattaforma che invita le persone a lasciarla. Non sappiamo quanto questo trend possa essere veritiero e soprattutto non sappiamo quanto sarà efficace ma di certo, un pochino, l’immagine di Netflix da questa storia ne esce compromessa.
Che se ne parli bene o male, basta che se ne parli. Siamo alla base della vendita, del commercio e ancora una volta, in conclusione possiamo dire che in effetti, così è stato, ne hanno parlato male ma intanto tutti ne hanno parlato, noi compresi.