Miracolo nella 34° Strada compie 30 anni, a dire il vero anche di più perché la versione originale risale al 1947 ma quella che è rimasta più di tutte nella nostra memoria è certamente quella del 1994.
Richard Attenborough interpreta quello che probabilmente è il miglior Babbo Natale della storia del Cinema.
Un Film per tutta la Famiglia, pieno di momenti Emozionanti, Amori, Riflessioni sulla Vita, durante le Feste.
C’è la piccola Susan interpretata da una Mara Wilson ancora Bambina che anche per colpa di una Madre un po’ troppo cinica, non crede più a Babbo Natale.
Non ci crede perché è cresciuta troppo in fretta ma qualcosa cambierà i suoi pensieri.
La figura di Kris Kringle ovvero Babbo Natale nel “Miracolo nella 34° Strada” è quanto mai perfetta.
Una versione umana, meno fantasiosa se vogliamo ma molto più credibile ed appassionante.
In questo Film qualcuno prova a mettere in discussione l’esistenza di Babbo Natale, si va in tribunale per stabilire se egli esista veramente oppure no e qualora la risposta fosse positiva se potrebbe essere quel simpatico Signore con i Capelli Bianchi e la Barba Lunga.
È un Film capace di farci scendere qualche lacrima, anche il più duro degli scettici, di fronte a questa storia potrebbe davvero iniziare a credere in Santa Claus.
Miracolo nella 34° Strada ci fa tornare bambini
La metafora e l’insegnamento che ci lascia “Miracolo Nella 34° Strada” che a volte non tutto si può comprendere, spesso avere fede può anche significare accettare, senza avere una qualsivoglia prova di quanto il nostro cervello possa immaginare.
Credere in Babbo Natale rende i nostri Cuori più puri, ci fa tornare Bambini, ci fa riprovare emozioni che forse con troppa facilità abbiamo dimenticato ed abbandonato nel passato.
Se ripensiamo alla Mattina di Natale della nostra infanzia, la sera della Vigilia, con l’attesa, il cuore che batte a mille, l’orecchio vigile che spera di scrutare nella notte un movimento o un rumore che confermi il passaggio di Santa Claus.
Poi i sogni più dolci, con l’inesorabile sonno che ci prende e ci porta tra le calde braccia di Morfeo ma solo fino alle prime luci dell’alba.
Ci si svegliava sopraffatti dall’emozione, da quella magia che di lì a pochi anni sarebbe sparita ma che in quei momenti sembrava la cosa più bella che potesse capitarci.
Poi i nostri occhi che si spalancavano, esattamente come quelli della piccola Susan che anche se non credeva, davanti a Kris Kringle iniziava a vacillare nelle sue convinzioni.
La Magia che ogni anno rivive grazie ad un Film come “Miracolo Nella 34° Strada” è esattamente questa.
Anche noi che ormai abbiamo passato il tempo del Natale magico da parecchi anni, riguardando queste commedie, fatte ancora alla vecchia maniera, possiamo per qualche minuto tornare a sognare, prima di rimettere piede nella realtà.
Credere non fa male a nessuno. Sarebbe bellissimo se tutto quel mondo fatto di Elfi, Luci, Giocattoli e Magia esistesse davvero.
E allora guardando “Miracolo Nella 34° Strada” ogni anno, in qualche modo dentro di noi torniamo a quando tutto quello nei nostri pensieri era assolutamente reale e vero.
Si dice che i grandi pensatori, i sognatori ed i poeti più bravi, credono a Babbo Natale perché la loro mente e il loro cuore sono rimasti quelli di quando erano bambini.
Anche noi della redazione di DG85.it un po’ siamo così, eterni sognatori e ogni giorno con la nostra Informazione Libera ed Indipendente, con il nostro Giornalismo senza Etichette, proviamo a raccontare la Cultura Contemporanea con questo spirito.
Qualcuno dice che siamo pazzi ma la Libertà è forse pazzia? Sognare è forse qualcosa che solo i pazzi posso fare? E poi chi decide che cos’è la pazzia, forse il più pazzo di tutti, è colui che ha smesso di credere solo perché qualcuno gli ha detto che era troppo grande per farlo ancora.