Si è conclusa anche questa Edizione della Milano Fashion Week in un clima che odora di sobrietà, un po’ come per la Cerimonia degli Oscar, con pochi eccessi, tanta eleganza snob e una strana sensazione di fondo a metà strada tra incertezza e paura del domani.
Possiamo riassumere così la Settimana più attesa dell’anno per quanto riguarda il mondo della Moda ovviamente che nonostante tutto si conferma ancora come un punto di riferimento Sociale e Culturale non solo per Milano e l’Italia.
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Non può dunque mancare il nostro Recap di questa Manifestazione così Culturalmente rilevante per il nostro bel paese.
Milano Fashion Week 2025 il Recap
La Milano Fashion Week 2025, svoltasi dal 25 febbraio al 2 marzo, ha riaffermato il ruolo centrale di della città lombarda nel panorama della moda internazionale. Con un calendario ricco di eventi, la settimana ha visto la partecipazione di designer affermati e nuovi talenti, offrendo una panoramica completa delle tendenze per l’autunno/inverno 2025-2026.
L’edizione di quest’anno è stata caratterizzata da importanti debutti e anniversari. Gucci ha aperto la settimana con una collezione firmata dal proprio Ufficio Creativo, segnando una nuova era per la maison dopo l’addio di Sabato de Sarno.
David Koma ha presentato la sua prima collezione come direttore creativo di Blumarine, introducendo una visione fresca e contemporanea. Allo stesso modo, Lorenzo Serafini ha esordito alla guida di Alberta Ferretti, portando una nuova sensibilità al brand. Fendi ha infine celebrato il suo centenario con una sfilata co-ed, mentre Dsquared2 ha festeggiato 30 anni di attività con uno show audace e innovativo.
Le Tendenze 2025 e gli Emergenti
Le passerelle hanno evidenziato diverse tendenze per la prossima stagione. Il colore rosso ciliegia ha dominato sia nelle sfilate che nello street style, con outfit monocromatici e accessori in tonalità vivaci. Le frange hanno fatto il loro grande ritorno, adornando abiti e accessori, come proposto tra gli altri da Sportmax. Il paisley, motivo classico, è stato rivisitato in chiave moderna, aggiungendo un tocco di nostalgia alle collezioni.
In generale il tocco Vintage e il ricordo del passato più glorioso sono stati tra i protagonisti di questa Milano Fashion Week quasi come a celebrare un qualcosa che non c’è più.
Tra i più attesi la regina Donatella Versace ha presentato una collezione vibrante che celebra l’essenza del brand, mentre Max Mara ha proposto “Untamed Heroines“, una linea di abiti lussuosi ispirati a figure femminili indipendenti.
Si cerca dunque di ispirarsi alle figure forti in particolare alle Donne coma la collezione di Prada, firmata da Miuccia Prada e Raf Simons che ha esplorato le diverse sfaccettature della femminilità, suscitando discussioni per le acconciature volutamente disordinate, interpretate come una riflessione sulla bellezza non convenzionale.
La Milano Fashion Week in Città
Non solo sfilate, questo è come abbiamo detto, un evento culturale a tutto tondo e anche la case di moda se ne stanno accorgendo sempre più. Le strade di Milano si sono trasformate in una passerella a cielo aperto, con outfit che hanno messo in luce la creatività e l’individualità dei partecipanti.
Le gonne hanno avuto un ruolo centrale, abbinate a giacche casual, bomber sportivi e dettagli preppy, dimostrando la versatilità di questo capo anche in questo caso è il rosso ciliegia il colore protagonista, utilizzato in look audaci e coordinati. Sarà questo il trend del 2025?
Oltre alle sfilate, la settimana è stata arricchita da mostre, installazioni artistiche e cocktail party esclusivi. Questi eventi hanno offerto ulteriori occasioni per esplorare il mondo della moda e interagire con professionisti del settore.
A Milano sono arrivati praticamente tutti i principali volti della Società e della Cultura Contemporanea da Fedez a Miriam Leone, dalle Sorelle Ferragni a Elodie, da Anna Pepe a Tony Effe con la sua Giulia De Lellis, da Tedua a Emma Marrone, solo per citare i primi che ci vengono in mente.
La Milano Fashion Week ha dimostrato ancora una volta la capacità della città di essere un punto di riferimento nel mondo della moda, combinando tradizione e innovazione. Le collezioni presentate hanno offerto una visione diversificata delle tendenze future, celebrando sia l’eredità dei grandi marchi che l’energia dei nuovi talenti.
Tuttavia come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, nel complesso ci è apparsa una Settimana della Moda un po’ sottotono, senza particolari Eccessi a cui questo evento ci aveva abituato in passato.
Forse sarà per l’incognita globale, con la guerra alle porte dell’Europa, la possibile crisi dovuta ai dazi americani e la ventata fresca (a basso costo) che arriva dalla Cina con SHEIN che sta sicuramente attirando l’attenzione soprattutto di chi non può permettersi acquisti da grandi marchi.
Di certo qualcosa sta cambiando, anche nel mondo del Lusso più sfrenato, forse c’è chi guarda alla realtà che mai come in questo momento è d’attualità anche alla Milano Fashion Week.