Il Ritorno del Reverendo Manson per gli amanti del Rock più crudo e dark è sicuramente un evento molto importante che racchiude sempre grande fascino ed attesa.
Non siamo più in quegli anni 90 quando un Marilyn Manson era il massimo dello scandalo, capace di indignare, preoccupare o addirittura di far nascere movimenti censuratori che proprio non tolleravano la sua visione del Rock ma anche nel 2024 un suo Nuovo Album può essere motivo di discussione.
“One Assassination Under God” è un buon disco, il Capitolo I di un doppio (o forse triplo) lavoro che riporta alla Musica Marilyn Manson, il Reverendo del Rock, dopo parecchi anni di silenzio.
La voglia di tornare ha indotto Manson a scrivere ancora qualcosa di nuovo, forse più per i nostalgici di un’epoca che non esiste più che per le Nuove Generazioni.
Le atmosfere sono quelle di sempre, cupe, dark, maledette, in un continuo gioco di sacro e profano, male che vuole predominare sul bene, la notte e le tenebre che vincono sulla vita, l’inno alla morte con le sue sfaccettature più nefaste e controverse.
Marilyn Manson negli anni 90, ai suoi esordi, rappresentava qualcosa di iconico, con la sfacciata propaganda satanica, blasfema e sempre estremizzata, faceva sicuramente discutere e indignare un po’ tutti.
Oggi tutto questo è quasi ridicolo. Nell’era del web, dei social, delle challenge, Marilyn Manson è un discreto attore Horror che di tanto in tanto torna con un lavoro mediocre, di nicchia, capito da pochissimi, apprezzato da ancora meno.