Kimmy Diore è una Bambina francese con Milioni di seguaci ed utenti iscritti al suo Canale YouTube. Insieme alla Mamma/Manager Melanie ogni giorno mette in scena la sua vita fatta di challenge, unboxing e momenti di vita “normale” più o meno monetizzabili. 

Tutto sembra perfetto come tutto quello che vediamo sui Social Media ma la verità è ben distante da ciò che si vede in Video.

Ha distruggere questo velo di apparenza, la tragica scomparsa della bambina, rapita non si sa da chi e non si sa per quale motivo. Un dramma che svelerà i retroscena torbidi di una Vita passata sotto i riflettori al solo fine di monetizzare e aumentare il numero di followers.

Un mondo spietato e senza limiti, dove le richieste e le aspettative della gente sono sempre più grandi e sempre più difficili da soddisfare. Basta un piccolo errore, una parola sbagliata, un fraintendimento o un banale giorno di pausa, per distruggere mesi di lavoro. 

I Social Media che in un attimo possono darti una Visibilità mondiale, con la stessa rapidità possono toglierti tutto, lasciandoti in balia degli haters e della crudele realtà dell’invidia umana.

“La Scomparsa di Kimmy Diore” adattamento televisivo del romanzo di Delphine De Vigan, vuole farci riflettere su tutto questo, in particolare soffermandosi su l’ambizione di genitori esibizionisti, come Melanie, da sempre attratta dal mondo dello spettacolo che non avendo trovato una sua strada verso il successo, ha deciso di usare la figlia Kimmy, per trovare quella ribalta che tanto sognava.

Fino a che punto siamo disposti ad apparire pur di avere un po’ di visibilità? Cosa siamo disposti a fare per il successo? Domande che paiono avere poche risposte in “La Scomparsa di Kimmy Diore” perchè Melanie pare essere disposta a tutto. 

C’è un limite dunque? Fino a che punto un genitore può sfruttare l’immagine del proprio figlio? 

“La Scomparsa di Kimmy Diore” è una Serie TV, un giallo, un poliziesco con un finale difficile da scoprire se non guardando fino alla fine ogni episodio ma non è poi così distante dalla realtà.

Cercando la piccola Kimmy, gli investigatori scopriranno mondi fatti di gelosia, perversione, tradimenti, odio, cattiveria, maltrattamenti ed abusi, alla fine nessuno ne uscirà pienamente pulito e con la coscienza apposta.

“La Scomparsa di Kimmy Diore” si conclude 12 anni dopo i fatti… Kimmy ormai maggiorenne e adulta, decide di denunciare la madre per averle rubato l’infanzia, per averla sfruttata e per maltrattamenti. 

Un finale amaro che ci lascia in balia delle nostre riflessioni. Viviamo in un mondo dove conta solo l’apparenza, ciò che mostriamo vale più di ciò che siamo realmente. Kimmy potrebbe essere ognuno di noi.