Può “La Prova” di un duplice omicidio, arrivare quasi vent’anni dopo, incastrando il colpevole grazie alla genetica?
Evidentemente sì, è successo più o meno questo in Svezia, all’inizio degli anni 2000 quando un bambino e una donna vengono inspiegabilmente accoltellati a morte in strada.
L’assassino fugge e di lui si perdono le tracce. Iniziano così delle lunghe indagini, estenuanti ma senza alcun risultato concreto, fino a quando, quasi vent’anni dopo, la scienza offre agli investigatori un’opportunità inaspettata.
Attraverso la Genetica, è dunque possibile identificare un assassino? Questo è quanto ci racconta la Serie TV Netflix Made in Svezia che racconta proprio questa storia.
Come ormai ben sapete, con il Nostro Magazine DG85.it ci occupiamo di Cultura Contemporanea, raccontiamo Storie tratte da Serie TV come in questo caso ma non lo facciamo come tutti gli altri.
Le nostre non sono Recensioni copia-incolla di quelle che potete trovare ovunque, noi crediamo in un Giornalismo senza Etichette e in un’Informazione Libera ed Indipendente.
Per questo, quando analizziamo un contenuto come “La Prova” cerchiamo sempre un risvolto anche Sociale oltreché Culturale.
La Prova: Riflessioni sulla Serie TV
Vogliamo trovare un messaggio, o quantomeno provare a capire il significato dietro a quanto viene narrato.
Questa Serie TV ci dimostra come i progressi della scienza possano cambiare la nostra Vita e le dinamiche della nostra stessa Società.
Basta un piccolo frammento di sangue, per tracciare un quadro genetico di una persona, un assassino come nel caso in questione, può essere trovato anche a distanza di anni, grazie al DNA.
Stiamo riducendo tutto ai minimi termini ovviamente, lo stiamo semplificando per ragioni editoriali ma il concetto è esattamente questo.
Si parte dal DNA e si fa avanti ed indietro nel tempo, alla ricerca di un discendente, di un tratto in comune con qualcuno. Alla base della narrazione di “La Prova” c’è infatti un DNA sconosciuto ma anche migliaia di altri raccolti negli anni.
Ognuno ha il suo DNA ma tutti i DNA hanno dei punti in comune, siamo insomma in qualche modo tutti legati in un modo o nell’altro, chi alla lontanissima e chi invece molto da vicino.
La scienza tuttavia, come la “pandemia” ci ha dimostrato, non è quasi mai perfetta e sicura al 100% “La Prova” ha delle ottime basi di veridicità ma non sono assolute.
Libertà, Privacy o Scienza?
Eccoci al tema che questa Serie TV ci propone, alla riflessione che ci viene quasi spontanea guardando i quattro episodi di quella che va ricordato è una miniserie tratta da una storia realmente accaduta.
Fino a quanto siamo disposti a credere nella scienza? Quanta Libertà possiamo cedere in cambio della sicurezza? Contano di più la Giustizia e la Salute o la Privacy?
Domande che per qualcuno hanno risposte certe ed insindacabili ma non per tutti. “La Prova” ci fa analizzare alcuni aspetti che potrebbero non essere così democratici.
Se tutti gli esseri umani fossero sottoposti a tampone, e qui vi invitiamo a riflettere anche su quanto accaduto durante la “pandemia”, ci sarebbe un’enorme database con il DNA di ognuno di noi.
Un archivio genetico capace di dirci da dove arriviamo e magari dove vogliamo o possiamo andare.
Avremmo “La Prova” di ogni crimine o quasi ma anche la possibilità di anticipare eventuali patologie ereditarie e appunto genetiche.
Tutto questo può sembrare magnifico, risolutivo, perfetto. Forse anche troppo perfetto perché dietro al bello, in apparenza, c’è sempre qualche aspetto più oscuro.
Intanto come detto la Genetica non è infallibile al 100%. È successo anche in Italia, il Caso Yara, con Massimo Bossetti condannato all’ergastolo probabilmente da innocente per un frammento di DNA analizzato che conduceva alla sua persona ma che, e “La Prova” ci mostra anche questo, in realtà avrebbe potuto tranquillamente condurre ad altri individui.
Aldilà degli errori giudiziari, un database di queste proporzioni sarebbe un potenziale strumento di guerra nelle mani di qualsiasi malintenzionato.
Nulla è sicuro al 100% tanto meno qualcosa destinato ad essere perennemente online e nel cloud.
Quindi potenzialmente, tutti questi dati in apparenza così vitali, potrebbero altresì diventare un’arma capace di distruggere l’intera umanità.
Riflessioni forse anche troppo catastrofiche e raffinate se vogliamo, per molti “La Prova” è un banale Crime, neanche troppo eccitante dal momento che di produzione Svedese.
Il finale abbastanza scontato, avvalora quest’ultima tesi ma vogliamo comunque trovare un qualcosa di più, è il nostro modo di recensire una Serie TV, siamo fatti così.