Klaus Schwab si dimette: è accusato di Corruzione. Come spesso accade i “migliori” sono anche i peggiori, quelli che ci fanno costantemente la predica, quelli che si sentono superiori moralmente alla gran parte della massa, quelli che si ergono a guida per l’intera umanità, sono quasi sempre l’esempio da non seguire.

Non è da meno il confratello Klaus Schwab, da anni capo supremo del World Economic Forum, l’organizzazione para-massonica sovranazionale che ogni anno, dalle Montagne esentasse di Davos (Svizzera), disegna le sorti dell’umanità e indica la strada che poi, molti governi asserviti seguiranno. 

Sono quelli dietro a molte delle sciagure che si sono abbattute sulla Terra negli ultimi decenni, quelli che fanno iniziare o finire una guerra, quelli che si inventano una pandemia o una catastrofe umanitaria, quelli che pianificano le crisi e le emergenze. 

Sono anche quelli che hanno già la soluzione pronta, che casualmente hanno già l’arma per “proteggerci” da quel male che loro stessi hanno pianificato ed ideato. 

Klaus Schwab il burattinaio di Davos

A Davos si riunisce la feccia dell’umanità, i maestri che si credono migliori solo perché hanno il potere del vile denaro che loro stessi amministrano, stampano, distribuiscono. 

Sono il male assoluto dell’umanità, criminali che dovrebbero essere relegati ad una setta illegale ma che ogni anno, come se nulla fosse, escono alla luce del sole, elogiati e idolatrati da una selva di giornalisti e politicanti asserviti che pendono dalle loro sudice labbra insanguinate. 

Klaus Schwab di tutto questo, per molti anni è stato il burattinaio, la guida spirituale, l’uomo senza cuore e senz’anima, il capo dei poteri occulti e oscuri che vogliono dominare la terra. 

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Le sue mani sono come quelle labbra, sporche del sangue di milioni di persone, bambini, donne e uomini che a causa delle scelte di questo essere, hanno perso tutto, sofferto, conosciuto sulla terra le pene dell’inferno. 

Eppure il predicatore è sempre stato dipinto dalla gran parte dell’informazione come un nobiluomo che ha a cuore l’intera umanità, una sorta di semiDio giunto sulla terra per salvarci, un novello Messia con meno capelli ma con un seguito altrettanto significativo. 

Scopriamo che in realtà Klaus è un miserabile come tanti altri, uno che con i soldi del World Economic Forum (quindi anche nostri) pagava cene e massaggi intimi ai suoi confratelli. 

Uno che, secondo le accuse, sfrutta i suoi dipendenti, esattamente come qualsiasi schiavista dei secoli scorsi, un ladro, un personaggio debole che cede facilmente alle più umane tentazioni. 

Si è dovuto dimettere, per decenza, ma il male che ha fatto con i suoi confratelli di Davos, non verrà mai punito. 

Nonostante l’evidenza, gran parte dei “giornalisti” pare prendere la notizia con distanza, dubbio, poca chiarezza. Meglio non dire troppo, il confratello Klaus Schwab, resta intoccabile, per molti, ma non per noi!