Una Bambina di 8 anni, dopo una folle Infibulazione avvenuta tra le mura domestiche, arriva in ospedale con atroci dolori al basso ventre. 

I Genitori, immigrati in Italia dal Mali, fanno finta di niente ma ben presto la verità viene a galla. 

È solo uno dei tanti casi che anche quest’anno, in Italia, hanno portato alla luce qualcosa di veramente atroce, infame, oltre che medioevale e pericoloso.

La pratica della Infibulazione Femminile, figlia di una cultura ancora molto radicata in Africa e nei paesi di cultura islamica, è purtroppo giunta anche nel nostro paese. 

L’immigrazione, i pochi controlli, la mancanza di integrazione hanno contribuito a portare anche in Italia un fenomeno ingiustificabile e inaccettabile alle nostre latitudini.

L’Infibulazione è un atto meschino ed infame che dovrebbe non solo indignare ma provocare dure reazioni da parte di Politica, Giornalismo ed Opinione Pubblica. 

Tuttavia, come spesso accade in queste situazioni, l’attenzione tende a calare rapidamente, le notizie non arrivano mai sulle prime pagine dei giornali nazionali e tantomeno nel TG della sera.

Se ne parla poco e velocemente su qualche trafiletto di cronaca locale, come si trattasse di un crimine qualunque. 

Tra uno scippo, un arresto per droga ed un tamponamento, scorre nell’indifferenza la notizia di una Bambina mutilata dai suoi stessi famigliari per via di una Cultura che definire tale è abominevole. 

Il mondo delle Femministe tace, non manifesta, non si indigna. 

Certo quando la notizia trapela, lo sgomento è tanto ma finisce quasi subito come se talune “culture” avessero una sorta di protezione in più. 

Infibulazione crimine contro l’umanità 

Eppure tale pratica è un Crimine Contro l’Umanità, Infibulazione significa cucire l’organo sessuale della Bambina, affinché resti vergine fino al matrimonio. 

L’obiettivo è quello di impedire un eventuale rapporto sessuale e allo stesso tempo, quando dovesse esserci, fare in modo che per la Donna tale pratica sia estremamente dolorosa. 

Una forma di punizione primordiale, un abuso nel senso più ampio del termine, il vero patriarcato di cui tanto si parla a sproposito ma che in queste occasioni non appare poi così condannabile. 

Succede in Africa, succede nei Paesi Islamici ma che succeda anche in Italia è qualcosa di assolutamente inaccettabile. 

Il nostro ordinamento giudiziario non è abbastanza pronto per affrontare orrori di questo genere, in molte occasioni i carnefici la fanno franca perché è la loro “cultura” a spingere a tanto e dunque c’è sempre una sorta di attenuante. 

Eppure migliaia di Bambine, in Italia, a pochi passi da noi, ogni anno rischiano di subire la pratica assurda della Infibulazione. 

Non possiamo accettarlo, per questo si alza dalle pagine di questo Magazine il grido di rabbia a favore delle Donne e delle Bambine. 

Come DG85.it siamo da sempre dalla parte della Parità di Genere, contro ogni forma di discriminazione. 

Il nostro Giornalismo senza Etichette ci permette di fare un’Informazione Libera ed Indipendente attraverso la quale non abbiamo paura di denunciare questi fatti assolutamente inaccettabili. 

Queste Bambine meritano il nostro aiuto, il Rispetto, la Libertà che ogni Bambina, ogni Donna ed ogni Essere Umano dovrebbe avere in Italia. 

Non siamo dalla parte delle Donne solo l’8 Marzo o in occasione di qualche ricorrenza, noi siamo con le Donne ogni giorno per questo non abbiamo timore nel dire senza se e senza ma che Infibulazione uguale schifezza. 

È una pratica disumana, assurda, folle. Chi ritiene che questa vergognosa forma di sottomissione femminile possa in qualche modo essere accettabile, anche minimamente, non merita di stare nel nostro paese. 

Le porte dei nostri confini debbono essere spalancate per le tante Donne e Bambine in fuga dall’Infibulazione ma allo stesso modo devono essere chiuse per chi vuole portare questa schifosa azione in casa nostra. 

Non è una questione di Legge, nemmeno una questione Culturale. Ci sono Diritti che non possono essere messi in discussione, ci sono cose inaccettabili e questa è una di quelle.