L’Importanza delle Api

Alberto Dalmasso, Apicoltore Cuneese, ci ha aiutato a capire lo stato di Salute della Terra, partendo da quello delle Api.
L’Importanza delle Api

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Davide Gerbino

Correspondent Creator, Presentatore, Producer per DG85.it e DG Network

Le Api sono lo specchio della Vita, del resto sono alla base dell’esistenza stessa su questa Terra, senza di loro non esisterebbe nulla o quasi. 

Il loro instancabile lavoro quotidiano, non si limita alla produzione di quel Miele che tanto è importante per la Nostra Alimentazione ma che è nulla in confronto all’importanza globale di questi piccoli esseri viventi. 

Siamo andati a Vernante, piccolo paese della Provincia di Cuneo, in Valle Vermenagna, al confine tra Italia e Francia. In questa realtà di Montagna, abbiamo incontrato Alberto Dalmasso, un ragazzo che con passione e sacrifici ha scelto di fare l’Apicoltore di professione. 

Un lavoro difficile, stancante a volte estenuante ma allo stesso tempo un lavoro stimolante, interessante e soprattutto molto importante. 

L’Apicoltura è innanzi tutto un presidio costante e continuo del territorio, specie in queste realtà di Montagna che senza l’attenzione dell’Apicoltore, vivrebbero uno stato di perenne abbandono con conseguenze nefaste per l’intera valle. 

Il Lavoro di Alberto Dalmasso, così come quello di tantissimi suoi colleghi, parte proprio dalla manutenzione del territorio perché le Api hanno bisogno di pulizia e ordine, senza i quali non riuscirebbero a svolgere il loro prezioso compito. 

Tuttavia, nonostante l’importanza di questo settore, non solo a livello economico ma direi soprattutto a livello sociale ed ambientale, le difficoltà sono tante, sempre di più e non vanno di pari passo con gli aiuti e il sostegno della cosa pubblica. 

Gli enti locali spesso dimenticano l’importanza dell’Apicoltura e certamente, almeno al momento, non le dedicano la giusta attenzione che meriterebbe. La conseguenza è che gli Apicoltori sono sempre meno, molto spesso questo Lavoro diventa un hobby più che una professione, in quanto sostenere una famiglia con questa attività è sempre più difficile, ci sono così sempre meno Api e ciò è terribile non solo per il settore ma per tutti noi. 

Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, le Api rappresentano un termometro naturale sullo stato di salute della Terra. Se producono tanto Miele, se stanno bene, significa che l’Ambiente in cui vivono è sano, pulito, sicuro ma allo stesso tempo, se soffrono, il messaggio è drammatico anche per noi. 

Territori inquinati, disastri naturali, piogge insistenti e siccità, sono alcuni dei fattori che possono rendere più deboli le Api

Ci sono cose che l’uomo non può controllare ma ce ne sono altre che è egli stesso a causare e allora le Api ci aiutano a fare un mea culpa, una riflessione su quanto è importante tutelare l’Ambiente che ci circonda, andando oltre le ideologie, i catastrofismi, gli estremismi ma anche imparando a non sottovalutare ciò che sta accadendo. 

Il 2024 di Alberto Dalmasso e di tanti altri Apicoltori soprattutto cuneesi è stato drammatico a dir poco. Dopo anni di siccità, poche piogge e un clima che stava diventando sempre più caldo, i 12 mesi appena trascorsi hanno segnato un cambio di tendenza importante. 

Le piogge sono state molto più abbondanti del previsto e questo per le Api è stato deleterio in quanto con il brutto tempo il loro lavoro di “impollinamento” è andato a rilento. 

La prima conseguenza è stata per il settore frutticolo con una produzione inferiore agli anni passati e naturalmente anche quella di Miele a subito un forte rallentamento. 

Poco Miele dunque in questo 2024 ma aldilà dell’aspetto economico che è fondamentale per chi come Alberto Dalmasso fa l’Apicoltore di mestiere, questa scarsa produzione ha significato un generale indebolimento delle Api che si sono ritrovate a loro volto senza cibo e senza energia.

E’ facile comprendere che questo ha causato la scomparsa di molti Alveari. Meno Api, uguale meno impollinamento, uguale meno fioritura, meno frutta, meno verdura, meno ossigeno, meno vita. 

Detto così può sembrare catastrofico ed in effetti se la tendenza continuerà ad essere questa, non si preannuncia nulla di buono. 

Quali sono dunque le possibilità? Cosa dobbiamo e cosa possiamo fare per invertire la rotta?

Alberto Dalmasso, non chiede soldi, contributi a fondo perduto, indennizzi. La sua richiesta è semplice e concreta. 

Il Miele di Qualità, non può costare 5€

Serve prima di ogni cosa il Rispetto per questa attività. A tutti i livelli, dal consumatore che deve iniziare a comprendere che un vasetto di Miele di qualità non può costare 5€ e se sugli scaffali del supermercato esiste, è perchè quel prodotto non ha certo le caratteristiche nutritive e salutari di cui abbiamo bisogno. 

Il Rispetto deve arrivare anche dagli Enti Locali, dalla Politica che deve capire l’importanza dell’Apicoltura ed iniziare a ritenerla non solo un lavoro da tassare come tutti gli altri ma guardare a questo settore con lungimiranza, comprendendo che l’Apicoltura è presidio del Territorio, tutela, salvaguardia, benessere, vita. 

Serve una sinergia di intenti, andando oltre i luoghi comuni e cercando di fare quadrato trovando il punto di incontro tra le idee più estreme e quelle più menefreghiste. 

La verità sta nel mezzo. Se da un lato non siamo verso la fine dei tempi, almeno al momento, è altresì vero che non siamo neanche in una situazione di perfezione. Siamo ancora in tempo, per fare qualcosa. Ce lo chiede la Natura, ce lo chiedono le Api

Alberto Dalmasso è un ragazzo che lavora ogni giorno guidato dalla sua passione, l’Apicoltura come avrete capito non è certo un business che rende ricchi, non si fa per denaro ma si fa per cuore, per voglia di dare un contributo concreto al mondo, alla nostra Terra, lo si fa per amore della Natura e della Vita, per l’umanità di domani.

Per questo dobbiamo sostenere queste realtà, queste Eccellenze dei Nostri Territori per dirla alla maniera del nostro Programma TV, senza di loro saremmo tutti in pericolo. 

Quindi basta un piccolo gesto. Lasciate al supermercato il Miele di importazione, scegliete le attività locali, i piccoli produttori ma allo stesso tempo privilegiate la Professionalità. Senza nulla togliere agli hobbisti ovviamente ma questo è un settore talmente importante che ha bisogno di persone che se ne occupino al 100%, favoriamo tutto questo, è importante e magari con qualche sostegno in più, anche l’hobbista potrà diventare Apicoltore a tempo pieno. 

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