Un Film che tanto ha fatto discutere, tratto da una drammatica storia vera, un Film che può ancora insegnare tanto, ecco perché “Il Ragazzo Dai Pantaloni Rosa” è da vedere.
Dopo il buon successo al Cinema, arriva finalmente su Netflix, a disposizione di milioni di Italiani annoiati che magari, potranno fare qualche riflessione seria, guardano qualcosa di forte e assolutamente non banale.
Come detto purtroppo è una Storia Vera, Andrea Spezzacatena non è un personaggio inventato, ha vissuto davvero, fino all’età di 15 anni quando ha deciso di togliersi la Vita schiacciato dal Bullismo e dell’Indifferenza.
Il Ragazzo Dai Pantaloni Rosa: anche l’Indifferenza Uccide
Ad ucciderlo, è stata forse proprio più l’Indifferenza dei tanti che guardavano e tacevano, piuttosto che l’ignorante arroganza dei bulletti della scuola.
Il primo insegnamento che traiamo da “Il Ragazzo Dai Pantaloni Rosa” è proprio che a volte, fa più male chi guarda in silenzio, chi accetta senza fare nulla, chi non ha il coraggio di dire basta e chi in un certo senso si fa complice della cattiveria.
Andrea era un Ragazzo come tanti, andava bene a scuola, era educato e gentile con tutti, un po’ Artista ed Introverso, non aveva molti Amici ma per Lui non è mai stato un grosso problema.
Il problema semmai lo hanno avuto gli altri, i soliti bulli, quelli che in ogni classe sono sempre lì a cercare il soggetto più fragile per scaricare addosso al malcapitato la loro frustrazione.
Sono fatti così, lo sono sempre stati, vigliacchi, forti solo in branco, capaci di farsi grandi quando hanno il compare che li supporta e ride alle loro sterili battute figlie dell’ignoranza ma soprattutto di un senso di inferiorità represso.
Il Bullismo va affrontato e fermato
“Il Ragazzo Dai Pantaloni Rosa” ci mostra con cruda realtà tutto questo affinché possa essere un monito per tutti noi. Grandi o Piccini, Figli o Genitori, chiunque può trarre insegnamento e fare ammenda guardando questo Film.
Perché il Bullismo non è solo qualcosa di scolastico o adolescenziale, c’è ad ogni livello della nostra società, in forme diverse magari ma con la stessa maledetta forza mortificante.
Andrea ha avuto la sola “colpa” di avere il cuore grande, di andare a scuola con un paio di Jeans Rosa, figli di un lavaggio sbagliato ma che ai suoi occhi avevano semplicemente rafforzato la loro originalità e personalità.
È bastato questo per essere etichettato come il “diverso”, il bersaglio perfetto per il branco che sguazza nell’omofobia come un maiale nella sua stessa melma, la vittima ideale su cui scaricare la frustrazione esistenziale giovanile.
È vero, Andrea Spezzacatena era Diverso ma non come lo vedevano loro, Lui era se stesso, senza paura, senza mai temere il pregiudizio altrui, era un buono e quindi forse un po’ troppo ingenuo per questi tempi bui in cui viviamo.
Ha sofferto “Il Ragazzo Dai Pantaloni Rosa” tanto, prima di prendere quell’ultima fatale e drammatica decisione.
Per non Dimenticare Andrea
Andrea si tolse la vita impiccandosi con una sciarpa in casa sua a Roma il 20 novembre 2012 all’età di 15 anni appena compiuti il 14 novembre, è stato uno dei primissimi casi di cyberbullismo e omofobia a finire su tutti i giornali in Italia.
Agli albori dei Social Media, i bulli non si limitarono alla persecuzione in classe ma attraverso Instagram e Facebook, la gogna per Lui divenne globale e dunque insopportabile.
C’è da fare un’altra riflessione, figlia dei giorni nostri e della rete che se da un lato è un’enorme strumento utile a tutti, può trasformarsi in un inferno senza fine.
Ciò che un tempo si limitava ad una scuola, oggi può diventare di dominio pubblico, un video può in pochissime ore fare il giro del web, umiliano una persona, in modo permanente ed infame.

“Il Ragazzo Dai Pantaloni Rosa” è un bellissimo Film, con una Colonna Sonora intensa ed emozionante, dalla voce di Arisa, con l’interpretazione impeccabile di Claudia Pandolfi, nei panni della mamma di Andrea e naturalmente con il giovane protagonista Samuele Carrino, eccezionale in un ruolo così delicato e difficile.
Un Film che vi farà piangere ma anche arrabbiare e proprio da quella rabbia dobbiamo tutti ripartire.
Come Magazine DG85.it abbiamo a cuore le tematiche sociali, la difesa dei Diritti, la lotta al Bullismo e alle Discriminazioni in ogni loro forma.
Insieme alla Piattaforma Editoriale Culturale DG Network, in quanto realtà No-Profit, abbiamo scelto di sostenere la Comunità LGBTQIA+ perchè crediamo che l’Amore sia un diritto universale.
Per tutto questo, vi consigliamo di guardare il Film, di parlarne, di raccontarlo, perché il cambiamento, passa anche da qui.