Jason Rekulak è l’autore del tanto acclamato e apprezzato “Teddy” che sta per diventare una Serie TV Netflix e quindi prova a replicare il successo con “Il matrimonio” edito da Giunti nel novembre 2024.
Frank è un lavoratore integerrimo dell’UPS con ben ventisette anni di servizio impeccabile. Vive la sua vita dignitosamente e senza troppe pretese e con saldi principi. Rimasto vedovo non parla con sua figlia Maggie da tre anni.
Un giorno una chiamata sul cellulare lo incuriosisce. Sua figlia lo contatta e come se nulla fosse gli comunica che sta per sposarsi e che vorrebbe che lui la accompagnasse all’altare.
Frank cade dalle nuvole. Sua figlia lo chiama? Si sposa? Con chi? Come si sono conosciuti? Dove vivono ? Come si mantengono? Lei è felice? Insomma una serie di domande affollano i suoi pensieri. Decide allora di acconsentire a patto di conoscere prima il fidanzato.
Il Matrimonio, una Storia come tante
Aidan Gardner è figlio del capo di sua figlia e erede della più grande impresa tecnologica del paese. Sicuramente non avranno bisogno di soldi per vivere. La conoscenza avviene in maniera strana e non dissolve i dubbi di Frank. Il tempo per capirci qualcosa ci sarà durante il weekend del matrimonio.
“…L’amore è paziente, è benigno. E’ il principe delle fottute tenebre. Ecco che piegano di nuovo la realtà al loro volere. Dawn Taggart è l’ultima delle tue preoccupazioni. Tua figlia sta ottenendo esattamente ciò che vuole…”
La tenuta al lago dei Gardner ospita tutti gli invitati e Frank appena mette piede nel resort intuisce che qualcosa non quadra. Tutta la famiglia Gardner è strana, troppo bella per essere vera e nascondono qualcosa. Aiden è accusato di aver ucciso e fatto sparire una sua ex fidanzata, ma tutti dicono che è una montatura.
La madre non si presenta alle attività con la scusa di una strana malattia e ovunque ci si volti ci sono guardie e un instancabile avvocato che controlla ogni movimento. Quando poi i dubbi di Frank trovano risposte e nonostante tutto decide di chiudere un occhio per amore di Maggie qualcosa stravolge tutto e cambia le carte in tavola. Questo matrimonio ci sarà?

Il nuovo romanzo di Jason Rekulak arriva pieno di aspettative…forse troppe. “Il matrimonio” è un evento di per sé già spaventoso, se poi si è letto “Teddy” ci si aspetta terrore pure a suon di damigelle e servizi di catering. Le aspettative però servono quasi sempre ad aumentare la delusione e questo romanzo non fa eccezione. Non c’è suspense, non c’è horror e c’è poco thriller.
La copertina lasciava intendere qualcosa di incredibile quasi come il precedente libro e invece di terrificante resta solo il matrimonio in se stesso. Non ho apprezzato nemmeno lo stile di scrittura che ho trovato lento e poco coinvolgente. Troppe ovvietà e poco mistero. Insomma una storia già sentita e soprattutto niente che ti coinvolga o ti lasci con il fiato sospeso.
Vi chiederete: ma come una rappresentazione di un matrimonio con un ragno gigante…beh non ho capito cosa centrassero i ragni. Vengono citati nel libro ma non ne danno valore aggiunto o si capisce cosa centrino nella storia.
La storia è molto lineare e noiosa. Insomma…una ragazza arrivista e un giovane ereditiero, una famiglia ricca che tutto può e tutto ottiene e qualcuno che ci rimette la pelle…tutto già visto e sicuramente tutto non necessario. Avevo molte buone speranze ma ahimè quelle sono rimaste.
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“…Siamo tutti criminali in qualche misura. C’è un ampio spettro di comportamenti illegali e immorali. Da un lato ci sono i Jeffrey Dahmer e i Ted Bundy. Dall’altro milioni di cittadini moralmente integerrimi che guidano allegramente dieci miglia oltre il limite di velocità perché sanno che non verranno mai multati. Siamo tutti in punti diversi di questo spettro, non sei d’accordo?…”