I Nomi del Diavolo: Kid Yugi nel 2024 si è preso la scena con un sound Autentico e Crudo

L’Album “I Nomi del Diavolo” è tra i successi dell’anno, così Kid Yugi ha sdoganato barre vere ma dure come pugni nello stomaco
L’Album “I Nomi del Diavolo” è tra i successi dell’anno, così Kid Yugi ha sdoganato barre vere ma dure come pugni nello stomaco

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Davide Gerbino

Correspondent Creator, Presentatore, Producer per DG85.it e DG Network

I Nomi del Diavolo” di Kid Yugi è uno degli Album più venduti ed ascoltati in Italia nel 2024. 

Anche nella nostra ToMyChart il rapper pugliese è tra i nomi più gettonati dell’anno appena passato, è giunto il momento di analizzare i motivi di questo successo. 

La scena Trap sta cambiando, lo abbiamo visto e detto più volte. Se da un lato ci sono i nomi al momento più noti che stanno virando verso trame più commerciali, si sta facendo sempre più spazio un sottobosco di giovani Artisti che non hanno intenzione di scendere a compromessi. 

A guidare la nascita di una nuova Trap pare esserci il Diavolo in persona, ovvero Kid Yugi che della similitudine con il Demonio ha fatto un marchio di fabbrica. 

Abbiamo avuto il piacere di vederlo Live al Fabrique di Milano, in mezzo alla sua gente, una serata che vi abbiamo raccontato alla nostra maniera in una Puntata seguitissima di Recap Live

Volutamente siamo stati in mezzo al suo pubblico, tra i suoi fans, come facciamo ad ogni Concerto per onorare l’impegno verso un’Informazione Libera ed Indipendente

Con il nostro Giornalismo senza Etichette, raccontiamo la Cultura Contemporanea perché da essa riusciamo a trarre uno specchio della nostra Società e piaccia o no, al momento la Trap è parte integrante della stessa. 

I Nomi del Diavolo e la Trap che sta Cambiando

Il movimento come abbiamo già detto sta cambiando, ragazzi come Kid Yugi stanno prendendo una strada sempre più cruda, sporca, a tratti quasi disgustosa per chi proprio non riesce a comprendere il messaggio che stanno provando a mandare. 

I Nomi del Diavolo” è un Album drammaticamente reale, non racconta solo il ghetto, la strada, la criminalità ostentata, questo Disco è un frammento di ciò che oggi sta succedendo in questo paese. 

Una verità che non passa sul giornale e che di certo non arriva in televisione ma una realtà che in molti vivono sulla loro pelle ogni giorno. 

Il Diavolo è tra noi ma non vogliamo volgerla sul religioso, come di certo non vuole fare Kid Yugi, attraverso questa figura malvagia, questo ragazzo vuole farci capire che il Male non è sempre e necessariamente qualcosa da condannare a prescindere. 

Ci sono situazioni, occasioni perse, difficoltà, stati di disagio, discriminazioni e diffidenze che a volte tirano fuori il Male anche da chi preferirebbe il Bene. 

Ecco dunque che il Diavolo diventa salvezza, diventa un’alternativa, si manifesta e Kid Yugi ce lo racconta come perversa metafora della Vita che troppo spesso va così. 

Si guarda sempre al peccato ma non si pensa mai ai motivi per cui l’essere umano è stato costretto a commetterlo. 

Ci vogliamo vedere del buono nei testi di Kid Yugi, andare oltre l’analisi letterale e provare a trovare una risposta o almeno un perché di tanta rabbia. 

È sua la rabbia di tanti giovani disillusi, dimenticati, abbandonati da una società che pensa solo al denaro, alla fama, al successo e che non ha tempo per aiutare chi resta indietro. 

I Nomi del Diavolo” sono tutti quei ragazzi emarginati, quelli che non sono allineati al pensiero unico, quelli che nella loro immagine e nel loro modo d’essere, non sono ciò che la società vorrebbe o meglio non sono come la società li vorrebbe. 

Facile giudicare, facile limitarsi alle parole delle barre ma dietro ad ognuno dei testi di Kid Yugi c’è qualcosa di profondo, scioccante, drammaticamente vero e contemporanea. 

Questo è uno degli Album più interessanti dell’anno appena passato perché segna un punto di svolta per la Trap, di fatto apre le porte ad un nuovo genere, un sottobosco che sta alzando sempre più la voce. 

Anziché attaccare il pensiero di Kid Yugi e degli altri ragazzi della nuova generazione, forse dovremmo chiederci come mai c’è così tanto rancore e così tanta sofferenza. 

Rispondere a questa domanda, risolverebbe un problema generazionale che oggi trova un po’ di conforto solo attraverso la Musica.

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