La chiamano “Pausa” per le Nazionali ma in realtà non è affatto un momento di stop e tantomeno di riposo, anzi, il più delle volte si trasforma nell’ennesima sciagura per i Club.
Decine di Calciatori, lasciano le proprie squadre per andare in giro per il Mondo a rappresentare la propria Nazionale, tra Amichevoli, Qualificazioni, tornei più o meno utili come la “Nations League”.
Per le federazioni sono soldi che entrano nelle casse ma il conto è spesso salato per i Giocatori e soprattutto per quei Club che di fatto pagano loro gli stipendi.
Ad ogni “Pausa” corrispondono quasi sempre infortuni più o meno gravi che si vanno ad aggiungere a quelli già parecchio presenti nelle dinamiche standard della stagione e allora da più parti si alza il coro della consueta polemica: “Giochiamo Troppo”
Lo dicono i Giocatori, i Club, lo confermano alcuni esperti, lo negano altri, sicuramente Uefa e Fifa sminuiscono le preoccupazioni, del resto a loro tutto questo serve per fare ancora più fatturato
Ma qual’è la verità?
Difficile dirlo. Se da un lato abbiamo il dato certo dell’aumento negli ultimi anni delle partite in programma con calendari sempre più fitti e stagioni che non paiono aver fine, dall’altro è altresì vero che le rose sono sempre più ampie, ci sono più cambi a disposizione degli allenatori per ogni partita (al momento 5 anziché 3) che di fatto permettono di far rifiatare mezza squadra e non va dimenticato che questo “tour de force” ha permesso ai procuratori di strappare contratti sempre più ricchi ed importanti.
Dunque, se più partite equivale a più soldi, sono tutti felici ma se ci mettiamo di mezzo la fatica, gli infortuni e la stanchezza, non va più bene?
Difficile trovare una soluzione. Lo sport è sempre più business, spettacolo, uno show perenne e continuo a cui non possiamo fare a meno, non solo il Calcio a dire il vero è congestionato ma molte altre discipline (con meno ricavi) di fatto si ritrovano in questa medesima situazione.
Purtroppo si è persa quella magia di un tempo che fu, quella nostalgica epoca in cui lo sport era puro agonismo, passione, attaccamento alla maglia, gioia. Oggi non è più così e il risultato è questo.
Tornare indietro è impossibile. Lo sanno le Squadre, i Giocatori, le Federazioni, gli Sponsor. Non resta che scendere in campo, magari organizzando meglio i calendari, evitando slot delle Nazionali durante la Stagione ma dedicare ad esse un paio di spazi in Estate e in pieno Inverno (es. Luglio e Gennaio) ma ci sono molti interessi da mettere d’accordo e una vera e propria soluzione sarà difficile se non impossibile da trovare.