Dinastia Conceicao una Famiglia di Campioni, una Famiglia di Predestinati, una Famiglia fuori dal campo ma anche una Famiglia di avversari sul campo di gioco.

Strano il Destino dei Conceicao. Fino a pochi mesi fa Papà Sergio allenava con un certo successo il Porto mentre il Figlio Francisco iniziava a farsi notare proprio sul campo per la stessa squadra. 

Padre Allenatore, Figlio Giocatore. Un caso più unico che raro anche se in passato abbiamo già visto molte Dinastie Calcistiche di successo. 

I primi a venirci in mente sono i Maldini con Papà Cesare Allenatore della Nazionale e il Figlio Paolo Capitano della stessa ma quella dei Conceicao è una storia ancora più curiosa.

Dinastia Conceicao: le Origini

Il Calcio Italiano conosce molto bene Sergio Conceicao. Tra la fine degli anni 90 e l’inizio dei 2000 più o meno una ventina d’anni fa, con le maglie di Lazio, Parma ed Inter mostrava tutto il suo valore. 

Un Giocatore di buon livello, non un fenomeno ma di certo uno che sapeva stare in campo. Francisco, il figlio ventiduenne, nato proprio in quel periodo, sul campo dimostra di avere molta più Tecnica, sarà il tempo a dirci chi dei due è il più Talentoso.

Di certo, fino a pochi mesi fa, è che il Destino li ha sempre avvicinati in un modo o nell’altro. 

Francisco muove i suoi primi passi da Professionista proprio in quel Porto allenato da Papà Sergio ma non aspettatevi favoritismi. I Conceicao non fanno sconti a nessuno, neanche alla prole. 

Dopo tanta panchina, Sergio concede una chance a Francisco che la sfrutta al meglio, dimostrando a Papà e al mondo intero il suo Valore. 

Dopo una stagione di Successi, l’Ajax, grande squadra Olandese sempre in cerca di giovani talenti interessanti, ingaggia Francisco Conceicao che tuttavia, lontano da casa non riesce a ritrovare il suo appeal da fenomeno. 

Torna al Porto e sotto la guida di Papà, tornano anche le soddisfazioni al punto da essere convocato pure in Nazionale, quella di Cristiano Ronaldo e Leao, quella dei fenomeni e Lui anche qui riesce a mettersi in mostra. 

Pare arrivare per i Conceicao il momento della stabilità ma invece, il Destino ancora una volta ha in serbo qualcosa di diverso. 

Lo strano gioco del Destino

Sergio lascia sbattendo la porta la guida tecnica del Porto e per Francisco che di certo non può far finta di nulla, si aprono le porte della Serie A e della Juventus. 

Papà è ora solo uno spettatore mentre Francisco continua la sua crescita, tutto regolare, almeno fino alla fine del 2024. 

L’Anno Nuovo, inizia con un Nuovo colpo di scena per la Dinastia Conceicao con Sergio che subentra al Connazionale Paulo Fonseca alla guida del Milan e poche ore dopo l’insediamento, arriva subito la sfida contro la Juventus del figlio Francisco. 

Nemmeno il tempo di prendere confidenza con il nuovo ambiente che il fitto Calendario del Calcio Italiano, propone la semifinale secca di Supercoppa Italia. 

Una sfida importante per entrambe le Squadre che non hanno certo brillato in questa prima parte di stagione e che attraverso questo trofeo cercano riscatto. 

Non poteva esserci momento peggiore per una sfida in Famiglia tra la Dinastia Conceicao che si ritrova in una sorta di scontro generazionale, dove non è ammesso errore. 

A breve sentenza sul risultato ma a noi del Magazine DG85.it che ci occupiamo di Cultura Contemporanea, con il nostro Giornalismo senza Etichette e la nostra Informazione Libera ed Indipendente, l’aspetto che maggiormente ci interessa è un altro. 

Noi non ci limitiamo alla notizia fine a se stessa, non siamo un punto di informazione con news più o meno reali che si susseguono a colpi di copia-incolla senza neanche capire o sapere cosa viene pubblicato. 

Noi ci soffermiamo sull’aspetto Sociale e Culturale degli eventi, delle novità, dell’informazione. 

La storia di Sergio e Francisco Conceicao ci ha colpito proprio per questo aspetto che va al di là dello Sport, del Calcio e della Supercoppa Italia. 

Ci interessa l’umanità di questo racconto, il messaggio che questa Famiglia ci trasmette, l’emozione di un Padre che vede il Figlio raggiungere il suo Sogno ma che allo stesso tempo, per un’ironia della Vita e del Destino, in un certo momento, deve anche provare a mettere i bastoni tra le ruote alla crescita professionale del suo stesso Ragazzo.

Pensateci, al posto di Sergio, riuscireste a mantenere la Professionalità che necessita il suo ruolo?