Mondovì ha scelto la sua Bela Monregaleisa, ora il Carlevè d’Mondvì può iniziare Ufficialmente.
Un Carnevale tra i più antichi del Piemonte e sicuramente tra i più suggestivi d’Italia. Nasce da una storia Antichissima a metà strada tra Leggenda e Realtà, forse anche per questo il suo fascino resta intatto nonostante il passare degli anni.
Si comincia con la scelta della Bela Monregaleisa, uno dei simboli del Carlevè d’Mondvì che secondo la Tradizione è la Ragazza più bella del paese.
Non tutti sanno che il nostro Magazine DG85.it nasce ormai nel lontano 1999 proprio a Mondovì ed anche per questo, nonostante la dimensione divenuta Nazionale della nostra Testata, manteniamo salde le nostre radici e un pezzo del nostro cuore questa bella cittadina del cuneese.
Con il nostro Giornalismo senza Etichette all’insegna di un’Informazione Libera ed Indipendente, raccontiamo la Cultura Contemporanea in tutte le sue forme, il Carnevale è uno di quei momenti dell’anno che ci permette di svolgere appieno il nostro compito.
Il Fascino del Carlevè d’Mondvì
Il Carlevè d’Mondvì tra i tanti, è sicuramente uno di quelli la cui storia unisce vari punti e temi che abbiamo particolarmente a cuore, dall’inclusione, al folklore, dalla leggenda fino alla reale storia antica di questo Territorio.
Un momento di Festa e Baldoria ma anche un modo per imparare dal passato e tramandare alle nuove generazioni gli antichi e sani valori di un tempo.
Come detto si parte dalla scelta della Bela Monregaleisa, quest’anno interpretata dalla bellissima Giulia Lintura, una ragazza del 1999 laureata in Farmacia che fin da piccola ha sempre guardato con una certa ammirazione questa figura.
La Bela del Carlevè d’Mondvì pare essere realmente esistita, andiamo indietro nel tempo di più di mille anni, quando i Saraceni facevano scorribande proprio in questi Territori.
Tra questi spietati invasori, ve ne era uno dall’animo gentile o almeno questo ci racconta la Tradizione, il Moro divenuto poi simbolo del Carnevale che rapì la Bela e si rifugiò in Alta Valle Tanaro per respingere l’esercito dell’Imperatore Ottone I.
Dopo un lungo assedio, i due eserciti giunsero ad un accordo, il Moro poteva governare su queste Terre ma solo durante il periodo di Carnevale.
La Bela fece così ritorno a casa ed insieme ad altre Donne e Uomini Liberi, fondò la Città di Mondovì, all’insegna della Libertà ma anche dell’Uguaglianza e dell’Accoglienza.
Una Storia piena di Fascino
Da questa Storia Leggendaria, nel 1950, l’Associazione Famija Monregaleisa 1949 creò quello che oggi per tutti è semplicemente il Carlevè d’Mondvì.
La Bela Monregaleisa, il Moro e la loro corte, accompagnati dalle note dei menestrelli, durante il mese del Carnevale allietano le giornate dei Monregalesi, tra una Festa, una Baraonda ed una visita un po’ più istituzionale, la Tradizione va prosegue, portando avanti i Valori di un tempo.
Oggi il Moro è simbolo di inclusione ma anche di solidarietà, con la loro Gioia immensa, queste maschere portano un po’ di Allegria a chi magari non ne ha molta nelle Case di Riposo o in Ospedale perché come detto il Carnevale non è solo Sfilate, Balli e Canti.
Certo, ci sono ovviamente pure quelli in un Programma ricchissimo che da inizio Febbraio quest’anno andrà avanti fino a Quaresima inoltrata perché la voglia di Festeggiare non stanca mai.
Il Carlevè d’Mondvì è un pezzo di storia di questo Territorio, una Tradizione che si rinnova passando dai Padri ai Figli, arrivando fino alle Nuove Generazioni che tra un Ballo in Maschera, una Cena di Gala e una Sfilata, più o meno consapevolmente portano avanti un Valore immenso.
Il Sacrificio della Bela di mille anni fa, la redenzione del Moro, l’Amicizia tra popoli e la rinascita dopo la guerra, sono spunti che ancora oggi sono quanto mai attuali.
Attraverso il Carnevale, a Mondovì da più di 70 anni, si torna indietro nel tempo, per non dimenticare e per imparare. Anche questa è Cultura Contemporanea, anche questo è Società, siamo noi, è la nostra Vita, è ciò che ci piace raccontare sul nostro Magazine.
La foto della Bela Monregaleisa è stata scattata dall’Ottimo Davide Gonella, Fotografo Monregalese.