Oggi è il Blue Monday, il giorno più triste dell’anno, almeno per noi che viviamo nell’Emisfero Nord della Terra.
Intanto perché nell’Emisfero sud oggi si godono l’Estate e dunque per la maggior parte degli esseri umani, il Sole non può quasi mai essere sinonimo di tristezza.
A differenza nostra che siamo nel pieno dell’inverno ed eccoci al primo motivo per cui proprio il Terzo Lunedì di Gennaio, è riconosciuto come il più triste di tutti.
Siamo ad una sorta di giro di boa emotivo più che stagionale perché la vera metà dell’inverno è più avanti ma in qualche modo queste giornate sono le più difficili da affrontare.
Siamo ormai definitivamente fuori dalle festività natalizie, anche gli irriducibili hanno tolto gli ultimi addobbi, il periodo più luminoso dell’anno è archiviato, arrivederci, ci si vede tra dieci mesi più o meno.
Oggi, terzo lunedì di gennaio, appunto Blue Monday, di fatto è il ritorno alla piena normalità. Da oggi si inizia a fare sul serio, non si scherza più, non ci sono più scuse.
Blue Monday figlio della nostra Epoca
Questa ricorrenza è figlia della nostra epoca, meravigliosa ma allo stesso tempo piena di stress e limiti a volte autoimposti ma comunque parte integrante della nostra esistenza.
Come Magazine DG85.it come ben sapete raccontiamo la Cultura Contemporanea in tutte le sue sfaccettature e sicuramente anche il Blue Monday ne è un esempio.
Facciamo un Giornalismo senza Etichette e siamo promotori di un’Informazione Libera ed Indipendente, così a differenza di altri che debbono attenersi ad un copione, noi abbiamo la possibilità di dire sempre ciò che pensiamo.
Anche sul Blue Monday che non è altro che Folklore contemporaneo, possiamo trarre qualche riflessione ed insegnamento sulla nostra Società odierna.
Sempre di corsa, all’inseguimento costante di un successo che non arriva quasi mai, disperatamente bisognosi del denaro come vera e unica fonte di sopravvivenza su questa terra.
Non a caso il Lunedì più triste dell’anno, è un qualcosa di riconosciuto solo nella parte a Nord del Pianeta ed in particolare nel nostro Occidente.
In altre zone della Terra, pensiamo all’Africa o al Sud America ad esempio, la Vita scorre in modo completamente diverso.
Mancano conoscenze ed evoluzioni che da noi sono arrivate secoli fa ma aldilà della tecnologia o delle invenzioni, c’è ancora in quelle genti una sorta di umanità primordiale che in buona parte non conosce i drammi esistenziali di tutti noi.
In Africa uno psicologo non avrebbe di certo l’agenda piena come a Milano, dove la tua giornata ha come unico scopo arrivare fino a sera, non c’è tempo per perdersi in lamenti dell’anima.
Fa riflettere e il Blue Monday ci offre l’assist proprio per analizzare tutto questo che è comunque parte della nostra Vita quotidiana.
Vale per tutti noi o quasi. Ci alziamo al mattino e già con la mente iniziamo a mettere in ordine quelli che saranno gli impegni di una giornata che finirà se tutto va bene sul divano a sonnecchiare di fronte ad una Serie TV.
Un’infinità di scadenze, di imposizioni, di obblighi, di consuetudini sociali che distruggono la nostra umanità, il nostro vero Io per lasciare spazio solo al cittadino numerato che deve mettersi in fila come stanno facendo tutti gli altri.
Il Blue Monday è la celebrazione di tutto questo, il giorno in cui ci rendiamo conto che la Vita che ci siamo costruiti in realtà fa schifo, è tutto un grande circo senza fine e noi siamo quelli che alla fine dello spettacolo devono pulire il palco.
Siamo forse troppo realisti e troppo schietti? Perdonateci ma lo sapete, noi siamo così, se volete leggere un articolo pieno di speranza e fiducia dedicato al Lunedì più triste dell’anno, in giro è sicuramente pieno di “giornalisti” che questa mattina non hanno fatto altro che copia-incollare quanto scritto l’anno scorso e l’anno prima ancora…
Noi no, non l’abbiamo mai fatto e non lo faremo mai, anche il Blue Monday, portiamo nelle vostre case i nostri pensieri ed i nostri ragionamenti, in totale libertà, senza paura, senza filtri né censure.