Athletic Bilbao, la Squadra più identitaria d’Europa, ecco perché la Roma deve stare attenta

La Roma deve stare attenta, per passare ai quarti di Europa League, bisognerà fare i conti con il Popolo Basco oltre che che con la Squadra dell'Athletic Bilbao
La Roma deve stare attenta, per passare ai quarti di Europa League, bisognerà fare i conti con il Popolo Basco oltre che che con la Squadra dell'Athletic Bilbao

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Articolo a cura della Redazione di DG85.it

L’Athletic Club, meglio noto come Athletic Bilbao, è una delle squadre più iconiche della Liga Spagnola, non solo per il suo palmarès, ma anche per la sua filosofia unica e il profondo legame con la cultura basca.

Fondato nel 1898, il club ha mantenuto un’identità ben definita nel corso della sua storia, diventando un simbolo di orgoglio regionale e resistenza sportiva, molto più di una squadra di calcio dunque ma un vero e proprio simbolo di un intero popolo.

Per passare il turno di Europa League, la Roma di Claudio Ranieri dovrà fare i conti non solo con gli undici giocatori che scenderanno in campo ma con una storia gloriosa e fortemente identitaria.

Athletic Bilbao, la Storia

Le origini dell’Athletic Bilbao risalgono alla fine del XIX secolo, quando marinai e lavoratori britannici, insieme a studenti baschi rientrati dall’Inghilterra, introdussero il calcio nella città di Bilbao. Nel 1898 venne fondato l’Athletic Club, mentre nel 1902 la squadra partecipò alla prima edizione della Copa de la Coronación, precursore dell’attuale Copa del Rey.

Nel 1903, l’unione con il Bilbao Football Club e la squadra divenne una delle più forti della Spagna. Già nel 1904 l’Athletic vinse la Copa del Rey, anche se senza giocare la finale, poiché gli avversari si ritirarono dalla competizione.

Solo Baschi in Squadra

Uno degli aspetti più distintivi dell’Athletic Bilbao è la sua politica di tesserare esclusivamente giocatori baschi o formati nei settori giovanili locali. Questa filosofia, nota come “Cantera Policy“, ha reso l’Athletic Club un unicum nel panorama calcistico mondiale. Nonostante questa limitazione autoimposta, il club ha sempre mantenuto un alto livello competitivo, dimostrando che talento e dedizione possono compensare le risorse limitate.

L’Athletic Bilbao ha avuto i suoi periodi d’oro nel calcio spagnolo, vincendo numerosi trofei e battendosi con le grandi del paese, divenne una delle squadre più vincenti della Copa del Rey, aggiudicandosi il trofeo ben 23 volte. Tra gli anni ’20 e ’30, con l’allenatore inglese Fred Pentland, la squadra dominò il panorama calcistico spagnolo, vincendo quattro Coppe del Re consecutive (1930-1933) e due campionati nazionali (1929-30, 1930-31).

Negli anni ’50, con l’allenatore Ferdinand Daučík, l’Athletic vinse la Liga nel 1955-56 e diverse Coppe del Re. Il periodo più recente di gloria fu negli anni ’80, sotto la guida di Javier Clemente. La squadra conquistò la Liga nel 1982-83 e nel 1983-84, oltre alla Copa del Rey e la Supercoppa di Spagna del 1984.

Oltre ai trofei, l’Athletic detiene un record particolare: insieme a Real Madrid e Barcellona, è l’unico club a non essere mai retrocesso dalla massima serie spagnola.

Oggi, l‘Athletic Bilbao continua a essere una squadra rispettata e competitiva nella Liga. Nonostante le difficoltà di competere con club economicamente più forti, la sua politica di valorizzazione del talento locale continua a dare frutti. San Mamés, il suo stadio iconico, resta uno dei templi del calcio spagnolo.

L’Athletic non è solo un club di calcio, ma una vera e propria istituzione che incarna i valori della tradizione, della perseveranza e dell’identità basca. Con un passato glorioso e un futuro ancora da scrivere, l’Athletic Bilbao rimane una delle squadre più affascinanti e uniche nel mondo del calcio.

Per tutti questi motivi, la Roma non avrà vita facile.

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