Se siete amanti dei gialli in versione simil-true crime, la Serie TV di Netflix Aremorden o “Gli Omicidi di Are” siamo certi che non vi deluderà.
Tratta dall’omonimo Libro, questa miniserie, racconta i misteriosi omicidi che sconvolgono una piccola cittadina Svedese, ai confini con la Norvegia, dunque l’ambientazione è Freddo, Neve, Boschi e tanto tanto mistero.
Sullo sfondo le Luci di Natale, la Festa di Santa Lucia, l’Inverno che normalmente nel nostro immaginario ci fa pensare al calore di un camino o alla tranquillità di una baita ma questa volta c’è ben poco spazio per il Romanticismo.
Aremorden nulla è come sembra
Dietro l’apparente tranquillità di una Cittadina come tante, si nascondono misteri, bugie e malaffare che confluiranno in delitti il cui colpevole vi sorprenderà.
Per essere una Serie TV nordica, Aremorden è molto interessante, le atmosfere cupe, un po’ gotiche, per gli amanti del genere, sapranno affascinare lo spettatore e anche la trama, si rivelerà un thriller molto interessante dall’esito incerto.
Sulla falsa riga de “L’Uomo delle Castagne”, la produzione “gialla” made in Svezia si sta ritagliando uno spazio sempre più convincente nella galassia delle Serie TV sugli Omicidi.
Aremorden è credibilissima, con tanti fatti narrati che potrebbero effettivamente essere reali, dallo sfruttamento degli immigrati, alle difficoltà di un poliziotto gay, fino alla voglia di evasione di adolescenti che non riescono a trovare se stessi in una piccola realtà di provincia ai confini del mondo.
La Forza delle Donne, anche in questa Serie TV, alla fine si rivela più efficace dell’intuito maschile, sono loro le vere padrone della vita e “Gli Omicidi di Are” non fanno altro che confermare ciò che già sapevamo.
Come Magazine DG85.it come ben sapete, facciamo un’analisi di quanto una Serie TV possa lasciare, in termini di Cultura Contemporanea e specchio della nostra Società, sempre e comunque attraverso il nostro Giornalismo senza Etichette e la nostra Informazione Libera ed Indipendente.
Aremorden da questo punto di vista ci dimostra che nulla è mai come sembra e che anche le società in apparenza più sicure e tranquille, possono nascondere un lato oscuro che a volte sottovalutiamo.
Chi vive la “provincia” spesso si sente più sicuro, i genitori lasciano i figli anche più piccoli, passeggiare da soli per un paese, considerato immune da rischi e pericoli.
La realtà è spesso ben diversa e quando ce ne rendiamo conto, è forse troppo tardi e allora impariamo a guardarci attorno perché il male è sempre in agguato, soprattutto quando meno ce lo aspettiamo.