L’Agricoltura è importante, fondamentale a dire il vero. È la base della nostra Alimentazione ma anche della nostra Economia.
Il lavoro dell’Agricoltore, tra i più antichi e più faticosi al mondo, è all’origine di tutto ciò che rende umana la nostra esistenza su questo Pianeta.
Banalmente, Agricoltura è innanzitutto cibo. Non solo Frutta o Verdura ma anche Cereali, dunque Pasta e Farina, Allevamento e dunque Carne, Proteine, Latte, Uova.
L’Agricoltura unisce tutti. Onnivori, Carnivori, Vegetariani, Vegani, chiunque viva su questo pianeta deve la sua esistenza a questo che non a caso è detto Settore Primario.
Perchè l’Agricoltura è a Rischio
Eppure, nonostante l’evidenza, la storia, la tradizione, c’è qualcuno che pare non capire l’importanza di questo lavoro.
Nelle stanze delle burocrazie, forse troppo ideologizzate per capire o magari troppo corrotte per fare la cosa giusta, ormai da anni pare si stia facendo di tutto per distruggere l’Agricoltura.
Sempre meno giovani scelgono la strada della Campagna come lavoro primario, ormai il contadino è rimasto quasi un passatempo, una passione che non è in grado di sostenere economicamente una Famiglia.
Chi cerca ancora di portare avanti questo lavoro, fa sempre più fatica, a fine mese c’è soddisfazione se si riesce a pareggiare il bilancio, un guadagno è ormai quasi impossibile.
Il settore alla base della nostra stessa vita sulla Terra, non rende più nulla? Ma come è possibile?
I motivi sono tanti, i colpevoli anche di più. Negli ultimi anni si è cercato di riversare sull’agricoltore colpe che non gli appartengono.
Gli Ambientalisti da salotto, quelli con il rolex al polso che parlano di Natura senza mai essere usciti veramente dal loro ufficio in centro città, accusano l’Agricoltura di essere tra le cause del Cambiamento Climatico e della Crisi del Pianeta.
Il settore più Naturale al mondo, sarebbe la causa di tutto ciò che sta accadendo all’ambiente? Al lettore potrà sembrare assurdo ma c’è chi la pensa così.
Come Magazine DG85.it raccontiamo ogni giorno la Cultura Contemporanea e lo facciamo sempre con il nostro Giornalismo senza Etichette e la nostra Informazione Libera ed Indipendente.
A differenza di altri “giornali” magari più blasonati, non abbiamo alcun padrone a cui rendere conto e dunque possiamo dire apertamente la nostra idea, senza filtri né censure.
Per questo non abbiamo paura di stare dalla parte dell’Agricoltura e di sostenere senza se e senza ma le sue rivendicazioni che dovrebbero essere di tutti noi.
Il lavoro dell’Agricoltore, oltre ad essere indispensabile per la catena alimentare è anche un presidio del Territorio.
Dove c’è un contadino, c’è una fetta più o meno grande di terra, ben tenuta, accudita, protetta, salvaguardata e dove la terra è difesa, il vantaggio per l’essere umano è sempre evidente.
Questo settore dovrebbe essere strategico per uno Stato come il nostro che ha nella qualità della materia prima, un ruolo da protagonista indiscusso a livello mondiale.
In Italia si coltivano centinaia di prodotti, seguendo rigidi protocolli per la tutela del consumatore e della nostra salute, la dieta mediterranea è avanguardia alimentare riconosciuta ormai ovunque come benessere assoluto.
Nel nostro paese gli Allevamenti intensivi, dove l’animale viene trattato senza alcun rispetto, neanche esistono. La gran parte della carne che mangiamo, supera controlli selettivi e rigidi per garantire la qualità e l’Eccellenza.
Agricoltura bene da Valorizzare
Uno stato serio, metterebbe dazi sulle importazioni di prodotti Agricoli e Alimentari concorrenti, pensiamo ad esempio al Latte, oltre che a Frutta e Verdura e ovviamente Carne.
Un freno per gli ingressi anche da altri stati UE che non seguono le nostre stesse regole o almeno apporre un sigillo di garanzia così che anche il consumatore più distratto possa riconoscere la qualità.
L’Agricoltura non ha bisogno di sussidi, soldi a pioggia che entrano nelle casse dei grandi gruppi e non arrivano mai il piccolo lavoratore del Territorio.
L’Agricoltore chiede semplicemente di essere lasciato in pace, senza dover trascorrere più tempo negli uffici che nel campo o più ore dal commercialista che in stalla.
Chi nasce contadino, lo fa per passione e l’amore per la Terra, per la Natura, per il duro Lavoro non può essere vanificato da burocrazie troppo distanti dalla realtà per capire.
Noi daremo sempre spazio e voce al Territorio, agli Agricoltori, a chi si impegna ogni giorno per fare qualcosa di positivo per questo nostro paese.
L’Agricoltura è parte integrante della nostra Economia, della nostra Storia e dunque della nostra Cultura Contemporanea.
Dalla parte degli Agricoltori sempre perché l’Eccellenza italiana è un patrimonio che abbiamo il dovere di difendere, proteggere e valorizzare.