Quando Scuola e Famiglia sono assenti, a dominare è il caos, la violenza, il bullismo, la rabbia, se poi ad alimentare il male ci si mettono anche i Social ecco che l’Adolescence (l’Adolescenza) può trasformarsi in un vero incubo.
È la Serie TV Netflix più cupa e drammatica del momento, perché ciò che racconta è reale, ispirato a fatti di vita vera, storie di cronaca giovanile che in questo momento, si stanno compiendo magari a pochi passi da voi che state leggendo questo Articolo.
Con il Magazine DG85.it, grazie alla Piattaforma Editoriale Culturale DG Network e all’Associazione Culturale “Le Eccellenze dei Territori” quotidianamente affrontiamo il tema del Bullismo, della Solitudine, della Violenza e delle Discriminazioni, specie quando questi riguardano gli Adolescenti.
Adolescence, un dramma che fa riflettere
La Serie TV Adolescence, ci offre la possibilità di un’attenta riflessione, senza filtri né censure, senza troppi giri di parole che lasciamo come sempre agli altri.
Noi crediamo nella Libertà di Pensiero e di Informazione, siamo un Baluardo di Giornalismo senza Etichette e dunque possiamo esprimere il nostro parere che siamo certi, corrisponda a quello di molti di voi.
L’Adolescenza di oggi, non è molto differente da quella delle Generazioni di 20/30 anni fa ma allo stesso tempo, ci sono modi di vivere e condizionamenti che hanno reso uno dei periodi più difficili della Vita, se possibile ancora più complesso e pericoloso.
Oggi l’Adolescence, è quasi sempre sinonimo di abbandono e solitudine, la scuola sempre più distante dalla vera educazione, la famiglia sempre più lontana per via di una vita frenetica ed un lavoro che non concede pause.
I Giovani crescono per lo più da soli, senza una vera guida, abbandonati a se stessi, in costante balia dei propri demoni.
Se la debolezza prende il sopravvento, se si è vittime di Bullismo e Discriminazione, se tutto intorno pare ramare contro, ecco che nell’animo umano inizia a nascere uno spettro malvagio che troppe volte cresce al punto da essere poi indomabile.
Basta così un piccolo gesto di disapprovazione, una risata, un sogghigno di sberleffo per scatenare la violenza più oscura ed inaudita.
Una drammatica storia vera
La storia che ci racconta la Serie TV di Netflix è più o meno questa, un tredicenne che vive con la sua Famiglia ma allo stesso tempo è lasciato totalmente solo nella sua quotidianità, subisce atti di Bullismo e Discriminazione.
La Scuola è troppo caotica per capire il suo disagio che tra l’altro è equivalente a quello di tantissimi altri suoi coetanei, così in Lui inizia a maturare sempre più una rabbia interiore che non aspetta altro che una miccia per farlo esplodere.
A differenza di ciò che sarebbe accaduto 20/30 fa, in Adoloscence emerge un altro fatto che oggi può condizionare drammaticamente la Vita dei Giovani ovvero i Social Media.
Quando il Bullismo da fisico diventa anche mediatico, tutto il mondo viene a sapere del disagio che provano certi Ragazzi e questo può diventare qualcosa di insopportabile.
Nella Serie TV si parla anche di Revenge Porn, ovvero immagini private ed intime, quasi sempre di Ragazze ma non solo che vengono diffuse attraverso il Web.
È un reato ma ciò non frena chi vuole gettare fango su di un altro essere umano, così la Vittima diventa in pochi istanti oggetto delle attenzioni di tutta la comunità che anziché proteggerla, alimenta la gogna mediatica che cresce a dismisura proprio grazie ai Social.
La reazione di un Adolescente di fronte a questo, non è quasi mai di condanna ma anche per via degli Ormoni impazziti, diventa quasi eccitazione, desiderio, impulso.
Così succede che quando la Ragazza vittima di Revenge Porn, considerata da tutti una “Puttana”, rifiuta le attenzioni dell’altro giovane Bullizzato che sperava in un avvicinamento dovuto al disagio che avrebbe dovuto accomunarli, succede l’inimmaginabile.
Senza l’educazione della scuola e della famiglia, nella solitudine, nell’abbandono, nel disagio, anche un normale rifiuto, può essere quella miccia che scantena il mostro.
Adolescence ha la capacità di mostrarci tutto questo con semplicità, senza effetti speciali, con una camera quasi sempre fissa, per amplificare i sentimenti di tutte le persone coinvolte in questa triste vicenda drammaticamente reale.
La disperazione della Famiglia che si accorge fuori tempo massimo di aver sbagliato, l’indifferenza dell’apparato scolastico che ha lasciato correre anni di bullismo e violenza, gli adolescenti, tutti, senza distinzione di genere, razza o classe sociale che in definitiva si ritrovano a vivere gli stessi identici traumi.
Uno specchio della nostra Società che ci fa capire quanto questa epoca di apparente ricchezza e progresso, in realtà sia l’esatto opposto.
Viviamo nel mondo che predica Inclusione, Accoglienza, Diritti ma in realtà quello stesso mondo è incapace di trasformare le sue belle parole in fatti concreti.
La società dell’apparenza, dei social che possono anche uccidere, degli Adolescenti che non sanno più sopravvivere.