Achille Lauro – Comuni Mortali. Uno degli Album più attesi dell’anno è finalmente disponibile, una lunga attesa, vista la frenetica ossessione per la produzione discografica contemporanea ma assolutamente giustificata da un risultato eccellente.
Achille Lauro è l’ultimo dei Cantastorie dell’Amore, nessuno come Lui riesce a coglierne tutte le sfumature e a trasformare il più folle dei sentimenti in pura Poesia.
“Comuni Mortali” non è un capolavoro ma poco ci manca, resterà a lungo, non è certo uno di quegli Album da una settimana e via, c’è molto di più.
Achille Lauro, il Poeta della Musica Italiana
Un lavoro sopraffino, delicato, raffinato. Tutte le sfaccettature dell’Amore trovano spazio nella prosa di Lauro, tutte le declinazioni più intense, anche quelle meno scontate.
Amore Disperato, Amore Ossessivo, Amore Riconoscente come quello di un Figlio che con una Canzone Bellissima Ringrazia la Madre per tutti i sacrifici di una Vita.
La Ballad è protagonista assoluta nelle dodici tracce del Disco, sulla scia di “Amore Disperato” e “Incoscienti Giovani” che non sono le uniche perle che potete scovare in questo tumulto emotivo.
A livello di sound, Achille Lauro è Rock, Pop e anche un po’ riff anni 70, c’è anche qualche sfumatura di Rap giusto per non dimenticare le origini ma la maturità artistica del ragazzo è ormai evidente.
Il Magazine DG85.it racconta ogni giorno la Cultura Contemporanea, perché è attraverso essa che riusciamo a meglio comprendere la nostra Società. Rappresentiamo l’ultimo polo editoriale indipendente rimasto. Crediamo in un Giornalismo senza Etichette, al servizio dell’Informazione Libera. Non abbiamo padroni, non facciamo marchette, non ci limitiamo ad uno sterile copia-incolla di comunicati stampa come fa la gran parte degli altri.
Per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di ognuno di Voi!
Aiutaci a Restare Liberi, fai ora una Piccola o Grande Donazione, la Libertà non ha prezzo, sii anche TU parte del Cambiamento!
Il meglio è ovviamente nelle atmosfere più romantiche, raccolte, intime anche se ascoltate attentamente svelano sempre storie malinconiche, triste con un lieto fine bramato ma non sempre raggiunto.
“Cristina” il pezzo che Lauro dedica alla mamma, come già detto, è quello che lascia maggiormente di stucco. Una barra che ricorda un Simone Cristicchi d’annata, drammatica, veritiera, umanamente toccante e disarmante.
Il ritornello che è pura prosa, un volo d’angelo, un salto nel vuoto delle emozioni, un brivido.
Nel complesso questo Album è sicuramente uno dei migliori della produzione dell’Artista che si sta spostando sempre più verso un genere un po’ retrò ma sempre e comunque attuale.
L’Amore è sempre di moda, anche quando si presenta in modi diversi da quelli descritti nelle canzonette Pop.
L’Amore non stanca Mai…
Pare cambiare genere con pezzi come “Fiori di Papavero” o “Dirty Love” ma dietro ad una chitarra elettrica che riporta ai mitici anni 70 c’è comunque una tematica ed un testo mai banale.
La capacità di Lauro è questa, essere sempre efficace nel suo racconto straziante di una realtà mai del tutto positiva ma sempre con qualche lato oscuro.
È la Vita, Lui la sa raccontare come pochi altri. Un vero Cantautore, di quelli che al giorno d’oggi sempre meno trovano spazio in mondo sempre più veloce e copia-incolla.
Il finale di “Barabba III” è un vero salto indietro nel tempo a sottolineare l’evoluzione Artistica di un ragazzo che ha fatto scandalo a Sanremo con brani come “Roll Royce” e “Me Ne Frego” ma che oltre la provocazione ha dimostrato di avere molto altro da dire e da raccontare.
È tornato Achille Lauro e ora si prepara al Tour che siamo certi sarà l’ennesima consacrazione per una carriera in continua ascesa.
